Nel 1986 arrivava nelle sale cinematografiche ‘Il Camorrista‘ film diretto da Giuseppe Tornatore che segnò il suo debutto dietro la macchina da presa. La pellicola è ispirata al romanzo scritto da Giuseppe Marrazzo “Il camorrista. Vita segreta di don Raffaele Cutolo” che tratteggia la figura di Raffaele Cutolo, membro della mafia e fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata. In carcere venne soprannominato ‘O professore’ perché era l’unico che sapeva leggere e scrivere.
Nonostante un esordio un po’ complicato, il film ottenne un ottimo successo sia di critica che di pubblico. Ma qua e là qualche errore c’è.
Nella scena in cui Cutolo (interpretato da Ben Gazzara) è scortato verso il carcere, davanti al furgone dove si torva il prigioniero c’è una gazzella dei carabinieri davanti. Con il cambio d’inquadratura cambia anche l’auto che viene sostituita da una tutta nera dello stesso modello.
Rispetto alla realtà, l’omicidio del molestatore della sorella di Cutolo avviene diversamente. Nel film, Cutolo lo uccide sbattendogli violentemente la testa contro il finestrino; nella realtà lo freddò con due colpi di pistola.
Quel corpo che prima è coperto di schiuma e poi non lo è più. Ci riferiamo alla scena dell’uccisione di Alfredo Canale. Nelle docce uno dei due killer, Gaetano Zarla, ha il corpo quasi interamente coperto di schiuma, ma nell’inquadratura successiva questa è scomparsa.
All’inizio del film, quando l’auto è in panne si sentono le note di “Vieneme ‘nzuonno” di Serio Bruni, che provengono da un juke-box. Ma il disco inserito, è un altro.
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