Nel 1998 Giuseppe Tornatore portava sul grande schermo ‘La leggenda del pianista sull’oceano’ settimo film del regista italiano. Adattamento cinematografico del monologo teatrale di Alessandro Baricco intitolato ‘Novecento’, il film vede protagonisti Tim Roth e Pruitt Taylor Vince.
Racconta la storia di un uomo nato e cresciuto su una nave nei primi del 1900, divenuto un pianista straordinario. Ma il suo mondo inizia e finisce proprio con quella nave il Virginian.
La storia si intreccia con quella del Titanic e ha dei rimandi alla realtà. Non solo la nave realizzata per il film è ispirata a due navi gemelle RMS Lusitania e RMS Mauretania (aquest’ultima sono ispirati gli interni della Virginian, con il salone da ballo in stile liberty). Ma la Virginian è esistita realmente. Varata nel 1905 rimase in attività fino al 1954 e passò alla storia perché fu la nave in contatto con il Titanic nella notte della tragico affondamento.
Il Virginian ricevette il messaggio che il Titanic aveva colpito un iceberg e nonostante fosse a più di 200 km di distanza, il Capitano Gambell mise i motori a tutta forza con la speranza di arrivare in tempo utile per soccorrere il transatlantico. Purtroppo le comunicazioni che si interruppero e una serie di messaggi errati fecero pensare al Virginian che l’equipaggio e i passeggeri del Titanic erano riusciti a mettersi in salvo.
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