Il 16 maggio arriva al cinema Mo’ Vi Mento – Lira di Achille film diretto da Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi, commedia corale ideata e girata a quattro mani con grande determinazione ed entusiasmo. Una lettura originale dell’attuale realtà politica, con un pizzico di sana ironia. Perché ridere è una cosa seria!
‘Mo’ Vi Mento – Lira di Achille’ Clip: una lettura originale dell’attuale realtà politica
Come si esce dalla recessione? Se si è dei governanti, con ricette che ammazzano il contribuente; se si è il contribuente, ammazzando qualcuno più ricco di te per ereditare. Troppo crudele?! Non la pensano così i protagonisti di questa storia. Una lettura originale dell’attuale realtà politica, con un pizzico di sana ironia.
“Il nostro leitmotiv fin dalla stesura della sceneggiatura – si legge nelle note di regia – è sempre stato quello di far riflettere divertendo, suscitando nello spettatore risate fragorose, liberatorie ma allo stesso tempo ragionate. La ricetta vincente di Mò Vi Mento – Lira di Achille è infatti il suo non essere una semplice commedia, ma una lettura originale dell’attuale realtà politica, condita con un pizzico di sana ironia perché in fondo, si sa, ridere è una cosa seria!”
Mo’ Vi Mento – Lira di Achille: Sinossi
Achille Alfresco (in nomen omen!) è un politico che aspira a essere il prossimo Presidente del Consiglio. Il nome del suo partito è tutto un programma: “Mò Vi Mento”, appunto per la coerenza; “Lira di Achille”, senza apostrofo, per uscire dall’euro e far tornare la lira in Italia. Achille sta cercando di sposare la ricca Elena Guarracino, erede di una multinazionale di profilattici. Ma lei è ancora innamorata dell’ingenuo e colto Massimo Della Bozza, aspirante scrittore costretto però nella vita reale ad essere portaborse a nero del meschino Achille che, pur di tenerselo stretto, gli promette un roseo futuro come prossimo Ministro della Cultura.
A ingarbugliare gli intrecci di questo triangolo amoroso, ci sono Lucia, cieca come una talpa, Carlo Spampanato un killer imbranato che non sa ammazzare neanche il tempo, la sfacciata Giuliana, tutta lifting, Cinzia, giovane e bella ma ignorante come una mattonella o ancora la famiglia Quagliano che orgogliosa veste il tricolore. E ancora tanti e tanti cinesi che conoscono il Vesuvio meglio della segretaria di Elena, Asia, che considera i centri commerciali più interessanti. Proprio dalla Cina giunge con furore un’agguerrita delegazione asiatica pronta a mandare tutti sul lastrico perché l’unico mini-preservativo fallato uscito dall’azienda di Elena è andato a finire a Shanghai, causando una gravidanza non desiderata alla segretaria del Sindaco.
Tutti questi personaggi e la loro congerie di complotti, amori inconfessati, segreti, bugie e imbecillità palesi, si muovono sullo sfondo di un’Italia multietnica corrotta e meschina, popolata da furbastri che le pensano tutte pur di ottenere ciò che vogliono.
Il dramma si esaspera e diventa farsa di una triplice caccia: al potere, ai soldi, all’amore. Il tutto con livelli tragicomici e situazioni inaspettate, ricordandoci che la politica va sempre a braccetto con la menzogna.
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