Non facile rimanere distanti dal lucido biopic “Nico, 1988” che Susanna Nicchiarelli presenta alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 nel concorso Orizzonti.
Nico, 1988, il film della Nicchiarelli una vera prova d'autore
Non facile rimanere distanti dal lucido biopic "Nico, 1988" che Susanna Nicchiarelli presenta alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 nel concorso Orizzonti.
La pellicola è dedicata agli ultimi due anni di vita di Nico, meravigliosa musa di Andy Warhol e vocalist dei Velvet Underground negli anni 60. Nel film la vediamo trent'anni dopo, nel 1986. Appesantita dalle droghe e da una vita estrema, sola e con un unico grande rammarico (quello di aver abbandonato il figlio Ari nelle mani della famiglia), Nico è alla prese con un improbabile tour europeo. La musica, i testi la tensione sonora sono il suo credo ed l'autentico testamento di un'artista che si è sentita incompiuta ed infelice quando era bella e magra.
La regia della Nicchiarelli si propone asciutta e teutonica come la stessa protagonista. Non ci sono sentimentalismi e tutto il racconto, l'avvicinamento al figlio Ari, avuto da Nico con Alain Delon, le passioni ed i sentimenti della protagonista passano attraverso lo sguardo di una grandissima interprete, Trine Dyrholm, cantante ed attrice danese. Il film è un racconto di un percorso di riavvicinamento, non tanto di una madre con un figlio tanto di una donna con l'esistenza.
La musica, una colonna sonora meravigliosa è il traino della pellicola che non ha bisogno di appellarsi ad immagini di repertorio ed improbabili messe in scena per fare assaporare l'odore degli anni 80, l'energia dell'Europa dell'est e di quella Berlino a pochi mesi dalla scomparsa di Nico, che cambierà per sempre il suo volto.
Prodotto da Vivo film con Rai Cinema e Tarantula in co-produzione con VOO e Be TV, "Nico, 1988" sarà in sala dal 12 ottobre distribuito da I Wonder Pictures.