I tre ‘big’ hollywoodiani sbarcano a Milano per presentare The Post, pellicola in uscia l’1 febbraio. La storia è quella del Washington Post nel 1971.

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L’evento è di quelli che contano: il capoluogo lombardo ha infatti accolto tre grandissimi di Hollywood – Steven Spielberg, Meryl Streep e Tom Hanks – per la presentazione della pellicola The Post, in uscita l’1 febbraio.

Il film, distribuito da Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema, racconta la storia di Katharine Graham, prima donna alla guida del Washington Post: siamo nel 1971, negli USA imperversa il dibattito sulla guerra del Vietnam e sulle iniziative – più o meno losche – del Presidente Nixon. La pellicola tuttavia esamina più nel dettaglio il valore della libertà di stampa e la lotta contro le istituzioni per garantire il diritto a fare informazione senza ostruzionismi o vincoli di sorta.

Un film importante, soprattutto perché esalta – in modo subdolamente attuale – le fragilità di una donna trovatasi a comandare un filone di uomini, in un periodo storico in cui non era facilmente concesso al cosiddetto gentil sesso di dare ordini e prendere decisioni importanti. Una pellicola fondamentale, inoltre, perché riunisce nello stesso progetto la Streep e Tom Hanks, per la prima volta insieme sul grande schermo, diretti – come se non bastasse – da uno del calibro di Steven Spielberg.

“La stampa è il guardiano della democrazia – ha dichiarato proprio il regista in conferenza stampa – mi hanno cresciuto con questo insegnamento e ho sempre creduto che fosse una verità innegabile. Se però diamo un’occhiata al 1971, quando il Presidente Nixon tentò di negare la libertà di stampa provando a impedire la pubblicazione dei Pentagon Papers, accadde una cosa che non era mai avvenuta dai tempi della Guerra Civile: la Corte Suprema impedì al New York Times di fare il proprio lavoro. Penso che la libertà di stampa sia sotto attacco anche oggi. Siamo tornati a dove eravamo, anzi oggi è peggio rispetto al 1971”.

Meryl Streep Milano