Sul set di Fanum a Tarquinia incontriamo Valeria Bilello, che nel film interpreta la scienziata Elisabetta. «Nel film sono Elisabetta. – ci dice subito l’attrice – Discendo da una famiglia nobile e complicata. Mio padre è il Conte Vipereschi, interpretato da Fortunato Cerlino. Con lui c’è un rapporto complesso, da cui Elisabetta si emancipa. Anche perché nella sua vita arriva questa nuova sorpresa, un’avventura legata a doppio filo con Marianna. Tra le due nasce un legame bello, speciale, un’unione resa più intensa da questa passione per gli Etruschi. Elisabetta è una scienziata che indaga e cerca di capire cosa è rimasto degli Etruschi. Devo dire che quando ho letto la sceneggiatura, ho pensato che avesse molto potenziale e che non avevo mai lavorato su un progetto simile. Iris è una giovane regista davvero molto determinata e forte».
Ovviamente, per prepararsi al personaggio, Valeria Bilello ha dovuto ripassare. «Il lavoro di ricerca va fatto sempre prima di un film, qui a maggior ragione. – precisa – Sicuramente mi sono rivista molte cose e ho scoperto quanto le donne fossero importanti per gli Etruschi. Partecipavano a feste, eventi sociali, sceglievano le acconciature: c’era già un accenno delle figure femminili contemporanee. L’educazione ai figli non aveva un’impronta patriarcale. Sono rimasta piacevolmente stupita e mi sono appassionata agli Etruschi. Lo stesso film è un viaggio per la storia che ho imparato».
Infine, Valeria dedica qualche parola alla regista Iris Gaeta. «Iris ama definire questo film un mystery thriller intimo. – dice l’attrice – Stando sul set e guardando il lavoro fatto, ho notato che ha un modo di stare addosso ai personaggi e scoprire se le parole e il pensiero combaciano. Questo aspetto psicologico che lei sta indagando sarà interessante da vedere».