Le chiamavano brigantesse: l’affascinante storia di Filomena Pennacchio raccontata in un libro

Quale fu il ruolo delle donne nel brigantaggio post-unitario? Ancora adesso in Basilicata e Campania i cantastorie cantano delle brigantesse come Michelina De Cesare e Filomena Pennacchio: proprio su di lei, è appena uscito un libro intitolato Filomena, La Regina delle Selve scritto dallo storico Valentino Romano.

Lo studioso sarà per due giorni a Firenze, passando dall’Università di Firenze alla Libreria Gioberti: Venerdì 22 Novembre alla Facoltà di Lettere (in via della Pergola 60 a Firenze) sarà uno dei relatori di un convegno organizzato dallo scrittore Giancarlo Passarella (originario della lucana Calvello) in collaborazione con la professoressa Barbara Innocenti. Il giorno dopo presenta il suo libro alla Libreria Gioberti, in un incontro inserito nel festival L’Eredità delle Donne, concepito da Serena Dandini.

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Lo scopo del convegno non è quello di spiegare il fenomeno delle brigantesse o perché si parla di questione meridionale in senso lato, ma invece creare il contesto e l’humus su cui il libro di Valentino Romano si muove: se non si analizza l’intero panorama post-unitario, non si comprende come mai Napoleone III disse pubblicamente Les Bourbons n’ont jamais fait autant e perché proprio dalla Francia arrivò questo j’accuse. Ma quale era lo spirito libertario in Italia e quale invece quello europeo, ma soprattutto come queste notizie si diffondevano e con quali tempi? Per questo è interessante elencare i relatori e l’argomento dei loro interventi:
Valentino Romano = Come è nato questo libro sulla brigantessa Filomena Pennacchio
Armando Niccolai = Il contesto storico (italiano ed europeo) ed il ruolo di Giuseppe Mazzini

Alessandro Pratesi = Briganti e Vie di Posta: storie parallele

Vincenzo Scalia = Donne e meridionali: all’incrocio tra due classi pericolose