Con i precedenti romanzi – Fabbricante di lacrime e Nel modo in cui cade la neve – ha conquistato milioni di lettori. Ora, per la giovane Erin Doom è tempo di una nuova storia. Esce, infatti, in libreria il prossimo 16 maggio sempre per Magazzini Salani il nuovo romanzo della misteriosa autrice, Stigma (pagine 528). “Segna l’inizio di qualcosa – racconta l’autrice sui social, regalando qualche piccola curiosità sulla prossima uscita. “È il mio primo inedito, ma non solo. Sarà anche un nuovo inizio. Un nuovo punto di partenza che tracceremo e percorreremo insieme”.
L’idea di Stigma arriva da lontano, spiega sempre Erin Doom. “Inizia molti anni fa, quando Rigel e Nica ancora muovevano i primi passi su Wattpad. E, come un po’ vi ho sempre detto, nella testa mi portavo molte altre ‘voci’. Ho sempre pensato che ci fosse un momento giusto, per ognuno di loro; un momento che sarebbe arrivato attraverso una lunga fase di interiorizzazione, e maturazione […] All’epoca già sapevo che si sarebbe chiamata Stigma”.
Quindi, la scrittrice chiarisce che il romanzo è un’avventura completamente nuova, “che seguirà ambientazioni e personaggi nuovi. Non è il sequel di Fabbricante o Neve. Conosceremo diversi protagonisti, diverse storie, diversi scenari che spero possano affascinarvi e portarvi con loro”. A macchiare l’entusiasmo dell’annuncio, però, alcuni leak lanciati in rete che hanno amareggiato non poco Erin Doom. “Avrei voluto più riguardo per questo progetto che ormai da così tanto elaboro e mi porto dentro, più riguardo per me e per voi che avete aspettato così tanto con tutta la vostra pazienza”.
Ora, manca sempre meno, e i dettagli ufficiali si susseguono come l’annuncio che si tratta del primo capitolo di una saga. “Capirete il perché dello squarcio, di quello strappo spigoloso e frastagliato che fa da simbolo alla storia. Finalmente, dopo anni, sono felice di poter condividere con voi la storia di due personaggi che con i loro universi non hanno mai smesso di accompagnarmi. Spero che possano affascinarvi a modo proprio, con le loro voci e i loro modi”.
«Non eravamo così diversi. Pieni di lividi come galassie, costellati di ombre e cicatrici bianche come la luna» (Stigma)
Stigma, la trama ufficiale
La protagonista di questa storia non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata e risputata, illudendola che un futuro scintillante fosse in serbo per lei. Da sola e senza mezzi, Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna. Con sé ha soltanto una vecchia valigia, intorno l’inverno gelido di una città sconosciuta.
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Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un’insegna al neon che si staglia nel buio della notte. Eccentrico e sfarzoso, il club Milagro’s è un luogo capace di affascinare chiunque ne varchi la soglia, Mireya compresa. Con l’ostinazione di chi non ha niente da perdere, la ragazza riesce a farsi assumere come barista.
Il Milagro’s, però, è più di un locale esclusivo. Dietro le sue porte chiuse, oltre i lustrini e le luci di scena, si intrecciano destini e sussurrano segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso aspro e incantevole di Andras, il capo della sicurezza.
Fra Mireya e Andras è odio a prima vista. Entrambi portano sulla pelle gli stessi segni, hanno addosso il marchio di chi ha dovuto imparare a lottare per sopravvivere. Eppure i due continuano a imbattersi l’uno nell’altra, come attirati da una forza misteriosa che non sanno né possono contrastare, stretti da un filo dorato più forte di un destino.
«Ai miei occhi apparve un’insegna luminosa che si rifletteva come argento liquido sull’asfalto scivoloso del marciapiede. Fu istantaneo. Inaspettato. Fu come sentire qualcosa dentro agganciarsi con forza improvvisa a quell’unica, brillante parola: ‘Milagro’s’… miracolo» (Stigma)
Immagine copertina da Ufficio Stampa