80 anni di Franco Battiato, esce la nuova biografia ‘Sacre Sinfonie, Battiato: Tutta la storia’ di Fabio Zuffanti.
Sacre Sinfonie, Battiato: Tutta la storia di Fabio Zuffanti è il titolo della più recente e completa biografia pubblicata finora su Franco Battiato, in uscita per Il Castello collana Chinaski Edizioni nell’anno e nel mese in cui il musicista siciliano avrebbe compiuto 80 anni. Disponibile dal 12 marzo, il volume raccoglie in quasi 500 pagine la vita e le opere del cantante, dalla nascita fino agli ultimi giorni di vita nel 2021.
Attraverso testimonianze dirette, interviste e articoli, Zuffanti ricostruisce la vita personale e la carriera di un artista fondamentale per la musica italiana e oltre. Accanto a una dettagliata cronistoria delle tappe artistiche e biografiche di Battiato, l’autore arricchisce la narrazione con suggestioni personali che evocano la dimensione del romanzo, integrando quegli eventi storici che hanno influenzato profondamente la vita e le opere del protagonista.
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«Sono quasi 500 pagine con tutta l’esaltante storia di Franco Battiato, dalle origini siciliane alla musica leggera. – dice Fabio Zuffanti – Poi una grande crisi per dedicarsi alla sperimentazione, altre crisi per il pop e poi, dopo il vertice del successo, cambia ancora ancora e ancora».
Sacre Sinfonie, Battiato: Tutta la storia di Fabio Zuffanti
Nel piccolo paesino siciliano degli anni ’40, già si percepisce il suo carattere visionario sognatore. Dai primi approcci con la musica, all’infortunio che gli causò il celebre naso importante (La sua carriera calcistica sembrava promettente, ma un impatto con il palo della porta cambiò tutto). Finalmente a Milano nel ‘64 per cercare fortuna, tra impieghi occasionali, nuove conoscenze musicali (La prima incisione arrivò grazie a un lavoretto da fattorino) e l’amicizia con Giorgio Gaber (Gli suggerì di chiamarsi Franco per non confondersi con l’altro Francesco, Guccini, ospite insieme a lui in un programma TV).
L’amore per la sperimentazione (Durante il servizio militare si recò a Londra per acquistare un sintetizzatore rischiando gravi provvedimenti disciplinari), prende poi piede in una fusione tra elettronica, prog e psichedelia (Dopo aver provato la mescalina, decise che poteva ottenere gli stessi effetti grazie alla meditazione), fino alla consapevolezza di voler uscire dalla nicchia e diventare una popstar.
Le declinazioni del pop che ha sviluppato negli ’80 dimostrano che con Battiato fruibilità non per forza doveva significare banalità. La sua musica attraversa i decenni, perennemente in movimento tra cantautorato, pop, rock, elettronica, classica e avanguardia. Con sempre nuovi cambi di rotta inaspettati, solo apparentemente in contraddizione con quanto aveva cristallizzato fino a quel momento.
Franco Battiato e il pop di qualità
Battiato è stato forse il primo in Italia, a produrre un pop di qualità che potesse essere di largo consumo. Questo merito è emerso anche in Europa dove ha trovato una sponda nel suo mentore Karlheinz Stockhausen (Il musicista tedesco lo convinse a studiare la teoria musicale); e perfino negli USA, dove Frank Zappa ne aveva pubblicamente riconosciuto il valore (Il chitarrista gli regalò un paio di stivaletti alati per spronarlo a perseguire i suoi traguardi).
Così tra hit, sperimentazione, colonne sonore, opere sacre e musica d’autore, si arriva alla sferzata rock, e poi di nuovo alla musica da camera, mescolando sempre stili e culture disparate. Un moto di incertezze, cambi di prospettiva, ammiccamenti al grande pubblico e imprevedibili virate artistiche, sempre frutto dei suoi inquieti viaggi esistenziali.
Ma oltre la musica c’è di più: la meditazione, l’impegno sociale, il rapporto con le religioni (Primo artista pop ad esibirsi in Vaticano), le idee politiche (È stato un sostenitore del Partito Radicale), le filosofie, le mutazioni estetiche (Nel’71, con il volto coperto di bianco, fu testimonial di una massiccia campagna pubblicitaria di divani a sua insaputa), il vegetarianismo (Diventò vegetariano dopo aver comunicato con un pesce) il cinema, la letteratura e la pittura. Sfide sempre nuove che lo portano a confrontarsi con le arti in senso lato, delineando i contorni di una figura complessa, dall’adolescenza fino alla malattia e agli ultimi anni della sua esistenza.
«Franco Battiato è stato un essere irrequieto che sentiva il desiderio di mettersi in luce, in gioco, e fare sempre qualcosa di diverso. – continua Zuffanti – Voleva far sua qualsiasi cosa e dare una sua visione. La sua è una vita e una musica piena di sorprese. Non è solo il guru che tutti conoscono, ma un essere pieno di voglia di conoscere».