Scritto durante il periodo del Covid, spontaneo, garbatamente ironico e privo di censure questo è il racconto sincero di anni vissuti Oltreoceano, in nome dell’arte e della felicità di essere al mondo senza porsi limiti, superando con scaltrezza, intelligenza e positività ogni ostacolo. Passato da dieci anni il ’69, c’era già chi in Italia rientrava nei ranghi intraprendendo carriere lavorative impensabili solo poco tempo addietro. Franco no, in quei momenti non certo positivi per la nostra nazione cercava di ampliare un sogno e quindi provava a raggiungere e vivere in posti dove ancora tutto pulsava nella maniera giusta o, almeno, nella direzione che lui aveva sempre desiderato.
Fortunato per avere nella sua cerchia di amici persone che lo potevano aiutare nell’impresa (il giornalista, conduttore radio e produttore discografico Renato Marengo e il giornalista, scrittore e ufologo Maurizio Baiata, fra gli altri), ma anche risoluto nei suoi intenti, Schipani (non senza varie vicissitudini) raggiunge infine il suo scopo e vive in prima persona anni intensi e senza limiti nella Grande Mela. Oggi quel lungo periodo di vita trascorso in America è descritto in Senza Vizi è una vita di merda (Baldini+Castoldi, € 20,00), autobiografia che si legge tutta d’un fiato perché ben scritta, avvincente e ricca di curiosi e (spesso) scabrosi particolari in grado di rendere pienamente l’atmosfera libera, folle e creativa che si respirava di quei tempi a New York. E soprattutto l’universo caleidoscopico del Rock’n’Roll.
Franco Schipani, biografia
Franco Schipani, calabrese di nascita e cresciuto nella periferia sud di Roma, coltiva sin da ragazzo il desiderio di esplorare il mondo. Quando, nel 1979, riesce a mettere da parte la cifra necessaria, compra un biglietto di sola andata per New York. In poco tempo entra a far parte dell’industria dello show business e dei creativi: interessatissimo alla musica, esordisce proponendo alla Rai un documentario su Woodstock nel decimo anniversario del leggendario concerto. È co-fondatore di Rolling Stone Edizione Italiana.
Frequenta lo Studio 54 e il CBGB’s, il Madison Square Garden, collabora con riviste, giornali e programmi televisivi. Nella Grande Mela incontra Lou Reed, Frank Zappa, i Pink Floyd e John Belushi, per dirne solo alcuni: e tanti altri sregolati fuori dagli schemi, protagonisti della vera New York, nel periodo del suo massimo splendore di lucida follia creativa. E si occupa anche di far conoscere la musica italiana all’America: Pino Daniele, Renzo Arbore, Lucio Dalla.. Senza Vizi è una vita di merda è un memoir che unisce la vicenda personale di un ragazzo capace di sognare un mondo senza più confini alla storia, grande e minuta, degli anni Settanta, Ottanta e Novanta con tutto il loro fermento Rock’n’Roll.