Alessandra Alyah Patanè torna a Lucca Comics & Games. Dopo CTRL-Z, la fumettista presenta una nuova incredibile avventura a fumetti: Player Zero (illustrazioni di Davide Lopez), edito da Panini Comics, già disponibile in libreria, fumetteria e su Panini.it. «Player Zero nasce da un’idea che mi è venuta mentre giocavo ai videogiochi. – ci dice Alessandra Patanè (sempre in compagnia di Bastet) – Guardavo gli NPC mentre facevo le quest secondarie e mi chiedevo cosa ci fosse dietro ogni personaggio e la loro storia. Mi è venuto in mente di trasformare un NPC in un eroe, un protagonista nella parte principale della storia. E poi è stato bello sviluppare la sua evoluzione».
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La protagonista di Player Zero è infatti Noen. «Noen nasce perché volevo rappresentare un NPC, il più basic di un videogioco. – ci dice la Patanè – È la classica figura femminile del villaggio, una semplicissima paesana che prende l’acqua dal fiume e non fa nient’altro. La sua proprietà di NPC è che, anche se diventa un’eroina, continua a non salire di livello. E poi è invisibile ai mostri, sarà un grandissimo vantaggio per la carovana dell’eroe». La vita tranquilla e sempre uguale di Noen prende infatti una piega del tutto inaspettata quando la bizzarra carovana dell’eroe interrompe la sua routine nel villaggio di Satte Town, rivelandole di essere un personaggio non giocante di un videogame RPG e cambiando così le sorti del suo destino. L’eroe principale del gioco, infatti, è morto, e adesso tocca a Noen diventare il nuovo eroe del suo mondo.
Alessandra Patanè: mondi analogici e digitali
Tra i videogiochi che hanno ispirato Alessandra Patanè c’è sicuramente Ragnarok Online. «Ci giocavo su smartphone perché era più fruibile e veloce. – racconta – Aveva questi simpatici pupazzini carini che ho sfruttato. Ma non posso non citare Final Fantasy VII, anche se la grafica è più quella di Ragnarok Online». Del resto, la sovrapposizione tra mondi analogici e digitali è ormai un must nella produzione di Alessandra. «Mi piace molto il mondo digitale e per questo lo traspongo spesso. – ci spiega infatti – Sono cresciuta nella transizione tra analogico e digitale e apprezzo entrambe le due possibilità. Ad esempio i GDR sono anche cartacei, ma li ho trasposti in ambiente videoludico anche perché ultimamente c’è un boom di videogiochi con risvolti e giocabilità mai visti prima. Mi piace rimanere al passo e evolvermi assieme a loro».
E, su Lucca Comics & Games, l’artista chiosa: «Lucca Comics & Games rappresenta un’occasione. Io abito molto lontano e per me tornare qui e presentare i miei prodotti è un’opportunità per incontrare un pubblico più ampio e avere più confronti».