‘Anime Cult’, i cartoni animati giapponesi tornano in edicola

I cartoni animati giapponesi tornano finalmente in edicola, grazie a Anime Cult. Un nuovo mensile, edito da Sprea Editori, dedicato all’animazione e al fumetto giapponese. Due gli appuntamenti da non perdere: la presentazione – un vero e proprio debutto – al Lucca Comics & Games 2022 e la data di uscita (segnatela!) prevista per il 2 novembre.

«L’idea alla base di questo magazine – racconta Alessandro Agnoli, CEO di Sprea e ideatore della rivista – nasce da un’esigenza. Mancava in edicola una rivista dedicata ai cartoni animati e fumetti giapponesi di una volta! Mi sono accorto in più occasioni che esiste un vasto pubblico di nostalgici che ha tantissimi ricordi legati ad essi, perciò ho pensato di creare questa nuova rivista dedicata a tutti loro. Abbiamo composto una redazione, capitanata da Francesco Coniglio (un vero guru del fumetto italiano!) con all’interno le più prestigiose e autorevoli firme del settore: Luca Raffaelli, Enrico Fornaroli, Marco Pellitteri».

Una sfida ambiziosa che, a giudicare dalla visione in anteprima del primo numero, risulta più che riuscita. Come dice Agnoli, Anime Cult è infatti un «contenitore ricco di frammenti, ricordi, collezioni, dischi, giocattoli». Tutto il mondo, insomma, che si cela «dietro il fenomeno dei manga, curato dai migliori giornalisti del settore. Il taglio è dunque autorevole».

Anime Cult, dietro le quinte del primo numero

Nel primo numero troviamo un lunghissimo dossier dedicato a Go Nagai, uno dei mangaka più famosi di sempre. È lui infatti l’ideatore dei grandi robot degli anni ’70 come Goldrake, Mazinga, Jeeg ma anche di personaggi come Devilman e Cutie Honey. All’interno anche una lunga intervista inedita all’autore – realizzata durante un Comic Con di Napoli – che racconta tantissimi retroscena del mestiere.

Sempre nel primo numero, all’interno della rubrica Spaghetti Manga. Si tratta di una raccolta di ricordi su tutte le riviste uscite tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 ispirate agli anime, ma realizzate rigorosamente da disegnatori italiani. Inoltre un lungo racconto sull’arrivo dei manga in Italia, dai primi esperimenti fino alla fondazione di Granata Press, l’editore che diede alle stampe le riviste Zero e Mangazine.

«C’è la rubrica Come Eravamo, in cui raccontiamo dell’arrivo in Italia degli anime e dei manga. E anche delle contestazioni che ricevettero per la loro presunta violenza. – spiega Agnoli – Troverete tantissimi ritagli che abbiamo recuperato dagli archivi e un dossier imperdibile di Vincenzo Perrone. Infine, un’intervista a Luca Raffaelli e uno sguardo ai fumetti erotici, collezionismo, giocattoli». 

L’uscita di Anime Cult si inscrive in un progetto di espansione dell’Editore nel panorama del fumetto. Durante Lucca Comics, infatti, Sprea presenterà anche Heavy Metal, la versione italiana del noto magazine a fumetti americano, che ha appassionato intere generazioni.