Esiste un fumetto perfetto per celebrare i 50 anni dell’hip hop: è Hip Hop Family Tree di Ed Piskor, edito in Italia da Panini. Ad agosto si celebra infatti l’anniversario della nascita di uno dei generi più cool di sempre. Ed Piskor – uno dei fumettisti più acclamati della scena underground statunitense – ha pubblicato in origine a puntate sul famosissimo portale di geek culture Boing Boing la sua opera. Panini Comics la propone in quattro volumi, disponibili in fumetteria e sul sito Panini.it. Ricco di vignette colme di dettagli autentici, Hip Hop Family Tree è un viaggio a fumetti tra i parchi e le sale da ballo del South Bronx, le discoteche, fino agli studi di registrazione e alle stazioni radiofoniche dove tutto ha avuto inizio.
Era l’11 agosto 1973 quando, nel quartiere del Bronx a nord di Manhattan, DJ Kool Herc organizza il primo party hip hop al 1510 di Sedgwick Avenue, avvenimento che segna la storia della cultura statunitense. Pagina dopo pagina, Hip Hop Family Tree ripercorre la meravigliosa storia senza tempo della musica e della cultura hip hop, raccontandone la nascita e l’evoluzione attraverso quelli che ne sono stati i protagonisti.
Hip Hop Family Tree: i quattro volumi
Il primo volume di Hip Hop Family Tree, che copre i primordi dagli anni ’70 fino al 1981, è un meraviglioso tuffo nel passato alla scoperta non solo delle magnetiche personalità e delle potenti performance delle star che hanno dato vita al genere e segnato la storia come Grandmaster Flash, Afrika Bambaataa, Kurtis Blow, DJ Kool Herc e la Sugarhill Gang, ma ripercorre anche le orme di personaggi meno carismatici, i cosiddetti prime mover, che hanno dato un enorme contributo al genere agendo dietro le quinte. Tra questi Russell Simmons, Sylvia Robinson e Rick Rubin.
Il libro racconta inoltre, tra i tanti aneddoti, l’incontro del famoso artista di graffiti Fab Five Freddy con celebrità come Debbie Harry, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, nel momento in cui la musica e la cultura hip hop iniziano a farsi strada verso Manhattan, conquistando prima New York e poi tutto il mondo.
Hip Hop Family Tree 2 ripercorre il biennio 1981-1983, quando il genere musicale inizia a diffondersi nei grandi club e gli artisti iniziano a distinguersi dagli esterni, utilizzando abiti di scena vistosi e stravaganti, fino al successivo riappropriarsi dell’estetica di strada. Si prosegue poi con Hip Hop Family Tree 3 che dettaglia il biennio 1983-1984, narrando anche la storia dell’iconico pilot di Graffiti Rock e i documentari Style Wars e Breakin’ and Enterin’. L’ultimo volume di Hip Hop Family Tree, il quarto, porta i lettori verso una Hollywood che accoglie il genere hip hop durante il biennio 1984-1985.
Ed Piskor, l’autore
Nato in Pennsylvania nel 1982, Ed Piskor frequenta la Joe Kubert School of Cartoon and Graphic Art. Dopo aver collaborato con il cartoonist underground Jay Lynch, nel 2005 inizia a lavorare con Harvey Pekar, mostro sacro del fumetto indipendente USA. Con Pekar realizza alcune storie di American Splendor e due graphic novel, Macedonia e The Beats: A Graphic History, quest’ultima assieme ad altri artisti. Nel 2018 Piskor scrive e illustra per Marvel X-Men: Grand Design, una miniserie dedicata alla storia super gruppo mutante. Con il suo ultimo lavoro, Red Room, una graphic novel originale e cruenta sugli angoli più oscuri del web, si riconferma uno dei fumettisti statunitensi più originali attualmente in circolazione.