Continua il viaggio di 21lettere nella cittadina di Melvile, creata dalla mente e dalla penna di Romain Renard. Dopo l’uscita nel 2023 del primo volume, Melvile – Storia di Samuel Beauclair, ci troviamo tra le mani il secondo episodio della tetralogia (finora inedita in Italia) Storia di Saul Miller. Saul Miller è un uomo solitario nella valle che fa da contorno alle storie di Renard: brillante universitario e professore di astrofisica, trascorre la propria pensione a Melvile, il suo paese natale.
Nel suo universo gravitano Mia, una ragazzina di undici anni che Saul aiuta coi compiti, Beth e Daniel, suoi amici e confinanti, e due uomini venuti da lontano che si portano dietro la peggiore e più insidiosa delle violenze. È proprio l’apparizione di questi due sconosciuti che trascinerà Saul verso un confronto diretto con i propri demoni. Reale disagio o follia? La penna e i disegni di Renard si muovono splendidamente tra le ambientazioni forestali, oscure e dense anche nel descrivere le fragilità umane.
Schizzi e sequenze magistralmente cinematografiche, tanto che sembra di sfogliare immagini in movimento. In questo, Renard è un maestro. Ci vuole tuttavia un talento ancora più unico per riuscire a tratteggiare con le immagini il volto della pazzia e del malessere: quello che attanaglia Saul in questo caso, ma anche i suoi casuali e misteriosi visitatori. E qui va sottolineata la maestria dei dialoghi e dei testi di questo volume che, persino nei silenzi e nelle assenze, riesce a comunicare un senso di smarrimento. Talvolta persino di orrore.
Mia (11 anni) – La foresta è sempre stata qui?
Saul Miller – Cosa intendi?
M. – Ecco, qui, attorno a noi, c’è sempre stata una foresta?
S. – No. No. Non credo. Le foreste si muovono, lo sapevi?
M. – No.
S. – Per te, come cresce un albero?
M. – Ehm… è un seme… un seme che cade da un albero, dopo, si interra nel suolo… E… e dopo ancora, dal seme esce un nuovo albero…
S. – Ecco. È all’incirca così. Tutti gli alberi che vedi un giorno hanno rilasciato un seme che ha fatto crescere un albero. E così, di generazione in generazione, spinta dai venti, la foresta è avanzata. E avanza sempre! Ci sono dei luoghi sul nostro pianeta in cui le foreste sono avanzate di parecchie migliaia di chilometri. Perché cercavano un clima più mite. O spinte da altro. Le foreste sono vive, camminano lentamente, e colonizzano dei nuovi territori senza sosta.
M. – Come gli uomini!
S. – Sì. Come le antiche tribù.
Melvile si apre e vive nei quattro volumi di Romain Renard, ma sono i suoi cittadini – in fondo – a riempire le strade e l’immensa foresta di voci e suoni. L’autore talvolta sottolinea la piccolezza dell’uomo di fronte a una natura infinita, altre volte preferisce concentrarsi sulla piccolezza dell’uomo nei confronti di chi è realmente. La storia di Saul Miller non ha nulla di soprannaturale – anche se così potrebbe sembrare – perché non c’è nulla di più innaturale di chi perde se stesso: Renard è bravissimo a descrivere questo fragile equilibrio tra normalità e caos. Ma – del resto – è colpa della foresta o dello stesso Saul?
Romain Renard
Nato nel 1975, si è diplomato all’Institut Saint-Luc di Bruxelles ed è autore di fumetti, scenografo, grafico e musicista. Ha lavorato a videogiochi, ha progettato spettacoli con Franco Dragone e Pascal Jacob ed è autore di canzoni, in particolare per il gruppo rock ROM. Con la serie Melvile ha prodotto un’opera di grande maturità artistica. Figlio d’arte, il padre Claude Renard insegnante di fumetto all’Institut Saint-Luc, ha influenzato intere generazioni di artisti e innovato il fumetto Franco-Belga negli anni ‘80 e ‘90.
Traduzione di Dylan Rocknroll
21 € / 208 pagine (interni a colori, copertina rigida) / ISBN 9788831441797