Il 6 ottobre i capi di stato dell’UE si sono riuniti in un vertice a Granada per parlare di migrazioni. Il libro della settimana mira a sensibilizzare le persone sul tema.
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Migrazioni, tra viaggi della speranza e vertici UE
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Lo scorso 6 ottobre i capi di stato dell’Unione Europea si sono riuniti a Granada per parlare delle crisi migratorie, tra gli altri temi. Si sa, l’argomento migrazioni è scottante, sembra difficile trovare un accordo che renda tutti soddisfatti. Sotto un certo punto di vista, infatti, il vertice di Granada non ha portato a delle soluzioni. I leader polacchi e ungheresi hanno bloccato la stesura del documento finale e il consenso sembra molto lontano.
Al di là delle difficoltà nell’affrontare un tema delicato come quello della gestione dei flussi migratori in Europa, il vertice di Granada è un’occasione per riflettere su cosa tiriamo veramente in ballo ogni volta che pronunciamo la parola migranti.
In particolare, non può non venire in mente la strage dell’isola dei conigli del 3 ottobre 2013, di cui qualche giorno fa abbiamo ricordato il decennale. La stessa presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha ricordato la triste strage di dieci anni fa. Il naufragio dell’imbarcazione libica a largo di Lampedusa ha contato 368 vittime e 20 dispersi. Una tragedia che aveva spinto l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a dichiarare: «Provo vergogna e orrore, è necessario rivedere le leggi anti-accoglienza».
La Frontiera di Alessandro Leogrande
Alessandro Leogrande ha raccolto tantissime testimonianze di persone che disperatamente hanno cercato di abbandonare il paese in cui sono nate per cercare pace. Buona parte del suo libro La Frontiera si concentra proprio sulla strage dell’isola dei conigli, ricordando tristemente che noi siamo spesso spettatori della parte finale di un viaggio della speranza, ma spesso la migrazione comincia molto prima, nel proprio paese, al riparo dalla guerra in condizioni disastrose. Le ragioni che spingono centinaia e centinaia di persone a imbarcarsi sono più che valide.
La questione dei migranti tira in ballo tante altre questioni, a cominciare dal traffico di esseri umani. Questa è solo una delle ramificazioni del fenomeno bellico che costringe le persone a partire verso un futuro diverso.
Alessandro Leogrande è stato un giornalista e scrittore italiano, prima di morire troppo giovane a soli 40 anni a causa di un malore. Si è occupato della scrittura de “La Frontiera” nel 2017, quando il dibattito sulle migrazioni era più acceso che mai. Ma come ci insegna la letteratura di questo genere non bisogna mai smettere di sottolineare certi episodi, per smuovere qualcosa attraverso le parole, che hanno un enorme peso, capace di fare la differenza tra le vita e la morte.
Un libro che fa commuovere, ribaltare lo stomaco con la voglia di cambiare le cose.
Vi do appuntamento alla prossima settimana con un nuovo episodio di Funbooks, la rubrica di consigli di lettura in base a quello che sta accadendo nel mondo.