Il 15 ottobre si sono festeggiati i 100 anni dalla nascita di Calvino. Con la lettura di questa settimana parliamo di comunicazione e destino.
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Il castello dei destini incrociati di Italo Calvino
Il castello dei destini incrociati di Calvino è quella che io chiamerei “lettura d’interpretazione”, tanto della parte del narratore, quanto da quella del lettore. Ma cominciamo dall’inizio. Un gruppo di persone si trova riunito in un castello prima e in una taverna poi, si siedono intorno ad un tavolo e, dal momento che tutte hanno improvvisamente perso l’uso della parola, usano un mazzo di carte per comunicare.
Questa lettura stimola la riflessione sui diversi modi di comunicare che ciascun personaggio adotta. Le carte pescate per raccontare la storia di ciascun personaggio assumono significati diversi. Così il narratore, tanto quanto il lettore, opera uno sforzo d’interpretazione notevole, in quello che diventa quasi un gioco.
Comunicazione e destino
Questo libro di Calvino mi ha fatto riflettere su come il destino influenzi non solo la nostra storia, ma anche il modo in cui la raccontiamo. In un certo senso, il fato permea le nostre relazioni, i nostri rapporti e ci aiuta a crescere, facendoci sviluppare questa o quella capacità necessaria per arrivare al finale della nostra storia.
Attraverso le carte casualmente pescate, ogni personaggio deve portare avanti la sua storia, costringendolo a cambiare il modo in cui ne parla, o addirittura alcuni passaggi della storia stessa. Spesso la vita ci pone davanti delle vie inaspettate e sta a noi, in situazioni di difficoltà, cercare di sbrogliarle, tenere la mente salda e raggiungere comunque il nostro personalissimo finale.