Bianca Toeps ha scritto un libro per condividere esperienze e soluzioni, dedicato a chi condivide con lei la sua neurodivergenza (e non solo)
Chi può raccontare meglio una condizione di chi la vive in prima persona? Nonostante questo -e nonostante il proliferare degli studi sul tema e la maggiore attenzione e sensibilità- l’autismo è raccontato quasi esclusivamente dall’esterno.
Le auto-narrazioni, come quella offerta da Bianca Toeps in Ma tu non sembri autistica (Il Margine), si pongono invece come strumento utile ad altre persone con autismo, come modo per condividere esperienze e soluzioni funzionanti. Allo stesso tempo, però, senza mai tralasciare i consigli per i neurotipici nelle loro interazioni con persone con un disturbo dello spettro autistico.
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Partendo dalla propria infanzia e attraversando manuali di psichiatria, le attuali teorie sull’autismo (alcune, secondo lei, cestinabili) e interviste ad altre persone con autismo, l’autrice porta con sé il lettore lungo un racconto personale ricco di aneddoti, consigli e strategie, nel suo prima e dopo la diagnosi di autismo.
Senza compromessi e con piglio ironico, Ma tu non sembri autistica è una finestra sulla vita quotidiana di una persona che ha accettato il fatto di essere diversa, e che sceglie ora di condividere la propria esperienza consapevole che, se anche una maggiore conoscenza può aiutare autistici e neurotipici a convivere meglio, l’importante è capire che i problemi, a volte, se li fanno gli altri.
Bianca Toeps (1984) è una web developer, una fotografa e una blogger olandese. Trascorre dai tre ai sei mesi all’anno a Tokyo. Il colore dei suoi capelli cambia spesso, adora comprare e vendere vestiti e macchine fotografiche vintage. Oh, ed è autistica.
Fabrizio Acanfora divulgatore, scrittore, conferenziere e docente universitario sui temi della neurodiversità.