Solo Leveling, webcomic coreano edito in Italia da Star Comics e diventato un vero fenomeno globale, diventa un anime. Il manhwa – basato sulle novel di successo del maestro Chugong e realizzato graficamente dal maestro DUBU(REDICE STUDIO) – ha ottenuto infatti un successo straordinario anche in Giappone, tanto da ispirare un anime prodotto dallo studio di animazione giapponese A-1 Pictures, già produttore di serie di successo come Fairy Tail e Bugie D’Aprile. Disponibile in simulcast su Crunchyroll, Solo Leveling è una delle serie anime più attese del 2024, testimoniando così l’ascesa dell’arte e della cultura coreana nel mondo del fumetto e dell’animazione.
Solo Leveling: la storia
Uscito nel 2016 come web novel, Solo Leveling è stato poi adattato a manhwa a partire dal 2018 e serializzato, in principio, dalla piattaforma di webtoon coreana KakaoPage. La serie ha rapidamente guadagnato un’immensa popolarità, conquistando i lettori di tutto il mondo e diventando uno dei manhwa più riconosciuti e seguiti a livello internazionale. Nell’universo di Solo Leveling, misteriosi portali magici che collegano il mondo umano a un regno infestato di mostri iniziano a manifestarsi in ogni dove, segnando l’alba di un nuovo ordine sociale.
In questa realtà, l’unico baluardo dell’umanità nella lotta per la sopravvivenza sono gli Hunter, esseri umani che – sotto l’influenza della magia proveniente dai portali – hanno ottenuto poteri arcani. In una realtà spietata dove solo i più forti sopravvivono, il protagonista Jinwoo Sung sembra destinato al fallimento. Ma quando, a un passo dalla morte, acquisisce capacità inaspettate e straordinarie, la sua sorte – e quella del mondo – cambia per sempre.
Solo Leveling intreccia sapientemente avventura e crescita personale in un’ambientazione ricca di complesse dinamiche sociali e tensioni geopolitiche. Il manhwa adotta una struttura narrativa fortemente ispirata all’universo del gaming: la suddivisione degli Hunter secondo grado e classe, con poteri articolati in base alle loro diverse abilità, e la capacità di Jinwoo Sung di interagire con la schermata del sistema innalzando le sue statistiche, sono qualità che rendono la storia un isekai dark fantasy in chiave RPG, risuonando profondamente con il contesto culturale coreano, dove i videogiochi non sono solo una forma di intrattenimento predominante, ma anche un pilastro dell’economia e dell’identità nazionale.