Per i fan del maghetto più celebre del grande schermo è stato Draco Malfoy, travolto da quella fama precoce che vivono gli enfant prodige del cinema. Ma che adolescenza può aver vissuto chi ha dato volto e voce a un personaggio che ha fatto il giro del mondo, tanto da diventare una cosa sola? Perché per lunghi anni non c’è stato Draco senza Tom Felton, ma soprattutto non c’è stato Tom senza Draco Malfoy. Da oggi, forse, le loro strade si separano definitivamente.
Dal 15 novembre è, infatti, in libreria con Vallardi Senza la bacchetta. Incanto e maledizione di un’adolescenza da mago, in cui l’attore si racconta in prima persona. Nato a Epsom, classe 1987, Tom recita sin da quando era bambino, ma è il set della saga di Harry Potter a fargli raggiungere la popolarità globale nel 2001 all’età di dodici anni. Così, il biondissimo antagonista del maghetto con gli occhiali ha fatto il suo ingresso nelle case e nei sogni dei ragazzini di tutto il mondo.
Quella di Tom Felton è stata, senza dubbio, un’adolescenza speciale, catapultato nel mondo delle celebrities da red carpet. In queste pagine, Tom condivide per la prima volta la sua storia, indagando cosa si nasconde dietro la maschera dell’attore. Al centro, l’esperienza di crescere assieme al suo personaggio, le emozioni su un set iconico e l’orgoglio di appartenere al magico universo di Hogwarts.
Le chiavi sono quelle della sincerità e dell’umorismo che contraddistinguono l’artista il quale non manca di svelare anche qualche retroscena del film e delle amicizie con molti dei protagonisti della saga. Ma oltre alle luci ci sono le ombre, gli alti e bassi della fama e della vita adulta.
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Dalla quarta di copertina
Ci fecero mettere in fila, eravamo in trenta. Uno degli adulti – scoprii poi che si trattava di Chris Columbus, il regista – ci passò in rassegna chiedendo a ognuno quale parte del libro fosse impaziente di vedere nel film. Non mi sembrava una grande domanda. Mentre gli altri davano risposte secche e convinte (Hagrid! Thor! Il Quidditch!), io mi chiedevo solo se sarei riuscito a tornarmene a casa a breve. Poi, quando arrivò il turno del ragazzino al mio fianco, mi resi conto che non solo non avevo dedicato neanche mezzo secondo alla risposta, ma che non avevo la più pallida idea di cosa gli altri stessero dicendo. Chi era Hagrid? Cos’era un Quidditch? Il mio vicino disse che lui voleva vedere la Gringott, e io pensai: Cosa diavolo sarà la Gringott? Tipo un animale volante?
Non ci fu tempo per scoprirlo, toccava a me. «E tu, cosa sei impaziente di vedere, Tom?», mi chiese Chris Columbus.
Andai in palla. Nella sala audizioni calò un silenzio imbarazzato. Sfoggiai il mio sorriso più smagliante e indicai il ragazzino della Gringott. «Come lui!» risposi. Agitai leggermente le braccia a mo’ di ali. «Sono curiosissimo di vedere la Gringott!»
Ci fu una lunga pausa.
«Cioè, non stai nella pelle di vedere la Gringott, la banca?», disse Columbus.
«Esatto» mi affrettai a replicare. «La banca! Non vedo l’ora!»
Tratto da: Tom Felton, Senza la bacchetta. Incanto e maledizione di un’adolescenza da mago, Vallardi, 2022, Milano (Pagine: 304)
Foto Kikapress