Lo stato del cinema italiano preoccupa e non poco il grande attore e regista. Ma non per le stesse motivazioni di Favino
Durante la conferenza stampa per il lancio di “Vita da Carlo 2”, in onda stavolta su Paramount+, Carlo Verdone ha parlato anche -sollecitato dalle domande dei giornalisti- dello stato del cinema italiano, della sua crisi e della polemica del momento, le esternazioni di Pierfrancesco Favino sulla scelta di ingaggiare l’attore americano Adam Driver per interpretare l’italiano Enzo Ferrari.
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“Perchè non si prendono attori italiani nei film americani? Polemiche che lasciano il tempo che trovano, il regista è l’artefice del film, come dice Sofia Coppola, e deve scegliere lui. Se Mann ha scelto Adam Driver, lui deve essere“, ha dichiarato Verdone, aggiungendo poi una lunga ed amara riflessione sullo stato del cinema italiano.
“Dobbiamo riflettere su cosa manca al cinema italiano, forse qualcosa nella scrittura, forse vogliono novità, vogliono che si azzardi? E’ un punto interrogativo ma i risultati mi impensieriscono, i film che girano sono sempre americani ad alto costo, il resto fatica moltissimo. Si deve riprendere basandosi sulla scrittura, usando un’ottica differente. Sono certamente dispiaciuto ma non ho risposte“, ha concluso l’attore.
“Vita da Carlo 2” va in onda dal 15 settembre su Paramount+: stavolta Verdone, sempre nella parte di sè stesso, dopo aver scritto un romanzo autobiografico vorrebbe portarlo sul grande schermo ma gli viene imposto come protagonista un giovanissimo attore, interpretato dal cantante Sangiovanni.
Le risate, inutile dirlo, sono assicurate.