Il 15 novembre segna il ritorno di Silo su Apple TV+, con la seconda stagione della dramedy sci-fi ispirata alla trilogia distopica di Hugh Howey. Dopo il grande successo della prima stagione, la serie riparte con nuove scoperte e colpi di scena, mentre Juliette Nichols continua a sfidare un sistema intriso di segreti e bugie.

Abbiamo parlato con Graham Yost, creatore e showrunner, che ha condiviso le sfide e le emozioni dietro questa ambiziosa produzione. Riflettendo sulle difficoltà di trasporre i libri in immagini, Yost racconta: «È divertente perché dico sempre a tutta la crew che è facile scrivere Juliette nel Silo 17, ma cosa significa? Come facciamo a far sì che il Silo 17 appaia come tutti gli altri, eppure diverso, perché hanno una storia diversa? Però è divertente. Ne parli con il Capo dei Dipartimenti, e poi al team di production design. Iniziano a tirare giù idee, e io dico spesso che mi piace tutto».

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Un esempio significativo del processo creativo è stato lo sviluppo del personaggio di Solo (interpretato da Steve Zahn). «È stata Louise Coles a proporre che uno dei suoi occhi fosse difettoso. – ci dice Yost – perché capisci che ha qualcosa che non va, ma non sai esattamente cosa. Questo dà un senso di mistero al personaggio. Ad essere onesto, in seguito è diventato una parte importante della storia, ma gli autori hanno sviluppato quell’aspetto a mano a mano».

La seconda stagione, spiega poi Yost, era già in lavorazione all’epoca della messa in onda della prima. Il che ha reso necessario anticipare i possibili feedback del pubblico. «Ti dico l’assoluta verità. – precisa – Fare una serie di questa portata, di dieci episodi, è complicato. Dovevamo scrivere la seconda stagione prima ancora che la prima andasse in onda. Abbiamo preso molte decisioni prima di scoprire come avrebbe reagito il pubblico, perché funziona così. La cosa bella è che gli autori, i registi, il cast e il pubblico erano allineati su ciò che lo show doveva essere». La prima stagione completa di Silo è disponibile su Apple TV+, mentre la seconda promette di ampliare ulteriormente questo universo narrativo complesso e affascinante.