Da venerdì 7 aprile è disponibile su Disney+ la serie Le piccole cose della vita (titolo inglese Tiny Beautiful Things), basato sul bestseller di Cheryl Strayed. In Italia il libro ha il titolo di Piccole cose meravigliose ed è stato pubblicato da Piemme nel 2014: una storia curiosa, quella del libro, che può essere definito più una raccolta di saggi che mette insieme i consigli della rubrica Dear Sugar pubblicata su The Rumpus. Che dietro la rubrica – apprezzatissima dai lettori – ci fosse Cheryl Strayed si è scoperto solo in seguito, eppure i consigli del suo misterioso autore sono sempre stati personalissimi e impregnati della vita della scrittrice. Prima della serie tv, prodotta da ABC Signature e Hello Sunshine, il romanzo è anche stato portato in scena a teatro ma mai prima d’ora la rubrica Dear Sugar aveva richiesto un così cospicuo approccio narrativo.
La serie vede infatti nei panni della protagonista (Clare) Kathryn Hahn. Clare, tuttavia, non è Cheryl Strayed, che ha comunque ricoperto il ruolo anche di produttrice esecutiva nel progetto. «In questa serie per me non poteva mancare il dolore per la perdita della madre. – ci dice subito Cheryl – È al centro della storia. Quando abbiamo iniziato ad adattare il libro, ho detto alla showrunner Liz Tigelaar che ero consapevole del fatto che l’adattamento ci avrebbe portato in una serie di universi narrativi. Il personaggio interpretato da Kathryn Hahn non sono io, è immaginario. Ci sono elementi di me stessa, ma, sai, è un personaggio creato da noi».
Cheryl Strayed e il personaggio di Clare
«Ho insistito sul fatto che Clare condividesse le mie esperienze formative. – continua Cheryl Strayed – Soprattutto la perdita della madre, perché ovviamente è stata la perdita più grande della mia vita. Ma anche il più grande insegnamento della mia esistenza. Siamo partiti da questa premessa, ma Clare avrebbe dovuto avere in comune con me altre cose. Come il padre assente o il fatto di essere povera e aver dovuto combattere per crearsi una posizione. Abbiamo messo tutto questo nella storia della giovane Clare, interpretata da Sarah Pidgeon. Sono tutte parti di me e sapevamo quanto fosse importante averle nella storia».
E così – in questi otto episodi – seguiamo la vita di Clare, una scrittrice in crisi che diventa una venerata giornalista titolare di una rubrica di consigli. Anche se la sua vita sta andando a rotoli. Una storia in cui è facilissimo immedesimarsi e che parla, in fondo, a tutte le donne.
Le transizioni della vita per evolversi
«Uno dei consigli che davo continuamente quando lavoravo come Sugar è che siamo sempre in evoluzione. – ci dice Cheryl Strayed – Secondo me tanta gente pensa che a 20 anni sei confusa e cerchi di capire chi sei e, dopo alcuni passaggi, stai benissimo. Ma sappiamo che non è così. Ci sono transizioni e alcune sono durissime, come la perdita delle persone che ami o la rottura di una relazione. Altre sono bellissime, come i figli, il matrimonio o un nuovo lavoro. Ma ci sono anche transizioni come la menopausa. Ho 54 anni, sto andando verso una nuova fase della mia vita. Queste sono tutte opportunità per crescere ed evolversi. Per espandersi, diventare più sagge, più gentili, migliori. Penso che molto di ciò che ho provato a trasmettere parlando con gli sceneggiatori del personaggio di Clare è che non è una donna alla deriva che si è smarrita. Al contrario, è molto saggia. Deve solo capire alcune cose, come tutti noi».
Infine, chiediamo a Cheryl cosa l’abbia maggiormente sorpresa della serie. «Mi ha sorpreso tutto! – ci risponde – Anche se ho avuto un grande ruolo in questo progetto. Ho lavorato con gli sceneggiatori e sono produttrice esecutiva, lavoro a questa serie da anni. Devo ammettere però che la prima volta che ho visto il pilot riuscivo solo a pensare Ma com’è possibile, è tutto vero?. Le mie origini sono molto umili, vorrei tanto che mia mamma fosse qui a vedere tutto questo».
Foto: Kikapress/Disney+