‘Tsunami: Corsa contro il tempo’, il doc di National Geographic a vent’anni dalla tragedia: «Raccontiamo l’umanità»

Il 26 dicembre del 2004 un enorme tsunami causò la morte di 230.210 persone nell’area del sud-est asiatico. Sono trascorsi 20 anni da quel giorno e National Greographic ha realizzato un documentario – Tsunami: Corsa contro il tempo – disponibile su Disney+ dal 25 novembre. Per capire meglio quel fenomeno – e quanto sia stato complicato realizzare un documentario su quegli eventi – abbiamo parlato con il regista Daniel Bogado, con l’executive producer Tanya Winston, con il sismologo Barry Hirshorn e con il sopravvissuto Louis Mullan. Tutti i protagonisti hanno una prospettiva differente di quel tragico cataclisma che colpì, in totale, 14 paesi.

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Tsunami: Corsa contro il tempo offre una visione a 360 gradi dello tsunami che nel 2014 si abbattè sulle coste dell’Oceano Indiano. Oltre a Tanya Winston, tra i produttori esecutivi troviamo Danny Horan di Blast Films. Daniel Bogado, vincitore di un Emmy, torna invece a dirigere un documentario dopo 9/11: One Day in America (sempre di Nat Geo). Nei quattro episodi, troverete racconti dei sopravvissuti, ma anche scienziati che hanno fatto di tutto per comprendere il catastrofico disastro e avvertire il mondo in tempo. E ancora giornalisti e salvatori, per non dimenticare che i morti non sono mai numeri ma sempre esseri umani. E che – in ogni tragedia – ci sono vittime, ma anche ignoti e umili eroi.