‘Uonderbois’, Barbara Petronio: «Un viaggio nella Napoli magica e contemporanea»

Su Diseny+ è disponibile Uonderbois, serie diretta da Andrea De Sica e Giorgio Romano ed ideata da Barbara Petronio e Gabriele Galli. Un omaggio alla Napoli più autentica e leggendaria, come ci racconta la sceneggiatrice Barbara Petronio, ma anche ai film degli anni ’80 come i Goonies e Indiana Jones.

Protagonisti di questa straordinaria serie sono gli Uonderbois, cinque ragazzi intorno ai 12 anni convinti che per le strade di Napoli si aggiri il loro idolo: il fantasma Uonderboi, una figura a metà tra il Munaciello e Robin Hood. Purtroppo i ragazzi sono costretti a separarsi poiché i Vasci in cui vivono verranno venduti in cambio di una statuetta di Maradona. Uno degli Uonderbois decide di rubarla dando così inzio alla loro avventura nei sotterranei della città, per trovare un misterioso tesoro che forse potrebbe cambiare i loro destini.

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L’origine di Uonderbois: un viaggio di scoperta

La storia di Uonderbois è un piccolo tesoro rimasto chiuso in un cassetto per diversi anni. Era il 2016 quando Giorgio Romano, co-creatore della serie, invitò Barbara Petronio e Gabriele Galli a Napoli. L’intento? Fargli conoscere un lato nascosto della città. Un weekend intenso in cui Petronio e Galli hanno scoperto e visitato una Napoli lontana dai soliti itinerari turistici, tra leggende locali e storie di quartiere.

«Questo viaggio ci ha regalato un bagaglio enorme di suggestioni: luoghi, persone, racconti e tradizioni» spiega Barbara Petronio nella nostra intervista. La Napoli che emerge in Uonderbois non è un semplice set, ma un personaggio vivo, che intreccia storia millenaria e modernità. Tra le figure mitologiche reinterpretate spicca Tonino Uonderboi, un supereroe ispirato alla leggendaria figura del Munaciello.

Tornati da quel weekend Petronio e Galli hanno subito trascritto le loro suggestioni in un progetto che poi è rimasto chiuso in un cassetto per anni. Fino a quando Barbara è stata contatta da Chris Loveall, dirigente Disney.

«Se non mi ricordo male era fan di Suburra. Lui aveva molto apprezzato la serie e la costruzione dei personaggi di Suburra. – ci racconta la sceneggiatrice – Quindi vado, lo incontro e gli racconto questa storia. Raccontare Napoli ad un dirigente americano che non l’aveva mai vista è stata una sfida. Ma evidentemente sono riuscita a trasmettergli la passione che avevo per questa storia, tanto che ora Uonderbois è disponibile sulla piattaforma».

Napoli: una fonte inesauribile di ispirazione

Uno degli elementi distintivi della serie è il suo legame profondo con Napoli. «Quello che mi ha colpito di Napoli è la sua energia unica, un mix incredibile di storia, tradizione e umanità. – racconta Petronio -Anche le leggende sono percepite come realtà viva. Durante le riprese, ci siamo trovati a esplorare luoghi iconici, come i sotterranei del Maschio Angioino, dove si dice viva un coccodrillo di 500 anni».

Un nuovo modello per la figura dello showrunner

Barbara Petronio ha anche parlato della sua evoluzione professionale, sottolineando come il ruolo dello showrunner stia finalmente trovando spazio in Italia. «Essere coinvolta in ogni fase della produzione, dalla scrittura alla post-produzione, mi ha permesso di garantire una coerenza narrativa e visiva. – dice – Uonderbois è il risultato di un lavoro di squadra, ma con una visione centrale chiara».

Barbara Petronio ha iniziato la sua carriera con serie come Distretto di Polizia, scrivendo fino a 26 episodi per stagione. Oggi il panorama è cambiato, con stagioni più corte e un approccio più diretto tra scrittori e produttori. «Il confronto diretto con chi commissiona l’opera è fondamentale. Per Uonderbois, abbiamo voluto creare una serie che fosse un omaggio al cinema degli anni ’80, con riferimenti a I Goonies, Steven Spielberg e Indiana Jones, ma adattata al contesto italiano», afferma.

La serie, che combina avventura, mistero e humor, si propone di conquistare un pubblico trasversale, dai bambini agli adulti. Secondo Petronio, Uonderbois rappresenta un punto di svolta per la serialità italiana, dimostrando che anche in Italia è possibile realizzare produzioni ambiziose e di respiro internazionale.

Nel cast della serie troviamo Serena Rossi, Massi Galiazzo, Giordana Marengo, Giovanni Esposito, Francesco Di Leva; i cinque fantastici Uonderbois sono ragazzi chi con qualche esperienza, chi davvero alla prima esperienza davanti alla macchina da presa. Da segnalare poi la partecipazione straordinaria Nino D’Angelo che firma parte della colonna sonora, e con le musiche di Geolier composte apposta per la serie.

Foto: Ufficio stampa Fusion