‘One Trillion Dollars’, Alessandra Mastronardi: «Franca Vacchi, una di quelle donne di cui non si parla mai»

One Trillions Dollars è finalmente disponibile su Paramount+ con tutte le sue mille sfumature. Basato sul bestseller omonimo di Andreas Eschbach, il thriller internazionale in sei parti vede nel cast Philip Froissant e la nostra Alessandra Mastronardi, nei panni della misteriosa Franca Vacchi. È una serie che muta One Trillion Dollars: inizia quasi come una spy story, per virare poi nel fantasy e nell’action. John Fontanelli – giovane tedesco che si guadagna da vivere facendo il rider – scopre infatti di essere l’unico erede di una fortuna creata oltre 500 anni fa. Nel corso dei secoli, l’eredità è cresciuta fino all’incredibile somma di un trilione di dollari. In cifre: 1.000.000.000.000 di dollari, da usare all’esclusivo scopo di restituire all’umanità il futuro perduto.

«Ci sono tanti aspetti in questa serie, è vero. – ci dice Alessandra Mastronardi – La prima sceneggiatura sembra ti presenti una serie, ma il secondo episodio è già un’altra cosa. Nel terzo sei addirittura in un altro paese. È intrigante, ambiziosa perché ha diverse nazionalità e rispecchia molto la realtà. Quando ci sono persone diverse, di diversa nazionalità, ognuno parla la sua lingua. In questo è molto onesta, invece di scegliere un’unica lingua per tutti. È stato fatto un ottimo lavoro. Ovviamente potete scegliere la lingua in cui guardarla, ma vi avverto: la mia voce in tedesco fa ridere».

Alessandra Mastronardi in One Trillion Dollars: Franca Vacchi, una donna tra gli uomini

Franca Vacchi – il personaggio interpretato dalla Mastronardi – è di fatto la mentore di Fontanelli: è cresciuta nella famiglia che da secoli protegge l’eredità e cerca l’erede, nel nome della neutralità. Una donna forte e molto intelligente – esperta di economia e finanza – incastrata tuttavia in un sistema in parte patriarcale.

«Ci sottovalutano sempre a noi donne – scherza Alessandra – ed è fastidioso, ma è molto meglio. Sottovalutateci! Franca è una donna molto forte, cresciuta in un ambiente maschile dove regna il patriarcato. I Vacchi sono una famiglia vecchio stampo. Lei è cresciuta con l’ideale di diventare l’erede un giorno, è frustrante ma non è mai un personaggio passivo. Riesce a uscirne e sempre con una marcia in più rispetto a chi ha davanti. È stato intrigante anche questo aspetto, la finanza non ti fa pensare a una donna purtroppo. Invece lei tiene testa e credo che in questa serie rendiamo giustizia a quella fetta di donne di cui non si parla mai».

La dicotomia tra fedeltà alla famiglia e libertà di scelta, però, più che al maschilismo sembra riferirsi a una forma mentis molto italiana. «È così. – dice l’attrice – Lei ha questo problema, che molte di noi hanno, di dover andare contro la famiglia. Deve ammettere anche con se stessa che in realtà ha ragione e più forza di chi è stato scelto, ma la sua intelligenza sta nell’affiancare e non fare un passo indietro. All’inizio pensa di poter manipolare, ma non lo fa mai. È sempre compagna».

Curioso che nel corso della serie anche allo spettatore risulterà impossibile non chiedersi come si possa salvare l’umanità con una cifra così clamorosa. «Non chiedertelo! – scherza Alessandra – Da sola è impossibile, rinuncia! Diventa un incubo, sembra che i soldi non finiscano mai, ma con le grandi società i numeri cambiano. Noi cambiamo i nomi delle grande società che governano l’economia mondiale nella serie. Ma se li cercate, è facile trovarli».

Chiediamo infine ad Alessandra quale scena si sia divertita di più a girare. «Le location erano tutte bellissime – risponde – e ho amato tutte le scene dentro al quartier generale dei Fontanelli. Sono tutte divertenti e complicate. Ce n’è una in particolare, ma è nell’ultima puntata. Vi toccherà guardare la serie!».