Il bene e il male, ma anche l’ironia dell’universo di Star Trek. La nostra intervista a Robert Kazinsky, Zeph in ‘Star Trek: Section 31’.
È finalmente disponibile su Paramount+ Star Trek: Section 31, il lungometraggio in cui Michelle Yeoh torna a vestire i panni di Philippa Georgiou (già vista in Star Strek: Discovery). Stavolta l’Imperatrice si unisce a un’unità segreta incaricata di proteggere la Federazione – la Sezione 31, appunto – tra ombre del passato e nuovi inizi. Nel cast troviamo anche Omari Hardwick, Sam Richardson, Kacey Rohl, Sven Ruygrok, James Hiroyuki Liao, Humberly Gonzalez e Robert Kazinsky.
Diretto da Olatunde Osunsanmi, Star Trek: Section 31 – non senza ironia – indaga il sottile confine tra bene e male, fornendoci (come sempre) una nuova chiave di lettura della moralità. Lo sa bene Robert Kazinsky che, nel film, interpreta Zeph: il suo passato non è così lusinghiero, ma il membro della Sezione 31 sembra ormai deciso ad agire nel nome del bene. «Star Trek significa molto per me. – ci dice subito – Penso che per molte persone che lottano contro l’ingiustizia del mondo, Star Trek offra un’ottimistica e migliore speranza».
Star Trek: Section 31, intervista a Robert Kazinsky
«La vedo così anche perché sono autistico e soffro in situazioni sociali e di ansia. – continua – Trovo davvero difficile affrontare la moralità del mondo reale e la sua ingiustizia. Star Trek è un luogo positivo e vero, morale e gentile. Per me è sempre stato incredibilmente importante e una zona di comfort in cui fermarmi. Come una coperta pesante che mi metto intorno».
Da grande fan di Star Trek, per Kazinsky già il provino per il ruolo in Star Trek: Section 31 era un sogno ad occhi aperti. «Sono stato davvero fortunato nella mia carriera: ho lavorato a cose che amo. – ci spiega l’attore – Ho preso parte a Mass Effect, che è la mia serie di giochi preferita. Ho partecipato al film di Warcraft, in cui ero uno dei primi 10 giocatori del mondo. Ho pensato Sarà finita così e poi è arrivato Star Trek. C’è solo un’altra cosa che vorrei fare, ma non succederà mai. Quindi mi sento come se avessi spuntato ogni singola casella della carriera che avrei mai potuto sperare di aver spuntato».
Zeph e il confine tra bene e male
Kazinsky ironizza anche sul personaggio di Zeph: nella Section 31, il combattente non brilla né per intuizione né per stima da parte dei compagni. «È sempre divertente interpretare un simpatico idiota! – scherza Rob Kazinsky – Ho fatto il simpatico idiota per la maggior parte della mia vita per caso. Arrivare a metterne uno sullo schermo di proposito mi ha regalato gioia! Amo Zeph. Per molti dei personaggi ci lasciano prendere iniziativa e ci spingono ad andare nella nostra direzione. Ho sempre pensato che Zeph fosse dolce e gentile».
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«È un cattivo ragazzo, ha fatto cose brutte, ma non avrebbe mai voluto fare del male a nessuno. – conclude l’attore – E questo è il principio della Sezione 31, ma anche della vita reale. Siamo stati così polarizzati nel pensare che tutti hanno ragione e tutti hanno torto. Tutto è una partita di calcio, o sei in quella squadra o in questa squadra. Eppure la maggior parte delle persone nella loro vita fa del bene e fa del male e vive nei toni del grigio. Nell’universo di Star Trek ci sono persone che hanno commesso errori, ci si siede con loro e si dice Hai fatto una cosa brutta per sbaglio, ma non significa necessariamente che sei una persona cattiva per sempre. Puoi diventare una brava persona. Io credo che Zeph rappresenti questo. È fondamentalmente una brava persona, ma dato che è un idiota si fa trascinare».