La pioggia torrenziale che si è abbattuta su Roma ha solo reso estremamente più accogliente il set di Vita da Carlo 2, negli Studi Videa. La casa di Carlo Verdone è stata infatti riprodotta con un’attenzione certosina ai dettagli grazie allo scenografo Giuliano Pannuti. «Sono venuti a casa mia a fare le foto quando non c’ero. – racconta scherzando Carlo Verdone – Sul set ho ritrovato tutto, persino la dedica di Vasco Rossi e la mia foto con Troisi». Una «casa grande», dice l’attore e regista «in cui possiamo lavorare con libertà, del resto la commedia è quasi tutta vissuta in casa». Saranno dieci episodi di 30 minuti ciascuno a comporre la seconda stagione di Vita da Carlo, che sarà disponibile su Paramount+. Un cambio di piattaforma che Luigi De Laurentiis spiega indicando la varietà, oggi, del mercato. «Paramount+ ci ha corteggiato bene. – sentenzia il produttore – E quest’anno investirà tanto per lanciare i suoi prodotti. Credo sia la normalità anche cambiare».
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Oltre alla piattaforma, in questi nuovi episodi cambiano ovviamente anche trama e – in parte – i personaggi. «Questa seconda stagione parte dalla constatazione – dice Verdone – che non sono in grado di buttarmi nella politica. C’è troppa cattiveria. Ora voglio ricostruire la mia vita e fare solo ciò che mi piace. Voglio fare qualcosa di diverso dopo 45 anni di lavoro, un film d’autore solo da regista». Nasce così il progetto Maria F.
«Chiedo a mia figlia, che segue i concerti rock, di beccarmi il cantante che ha più follower. Perché il mio personaggio, nella sua follia, pensa che chi ha più follower porti pubblico. Arriva Sangiovanni. Al che mi prende un accidente perché io vedo un ragazzo di Vicenza di 19 anni che dovrebbe fare Carlo Verdone da giovane».
Carlo Verdone e Sangiovanni: coppia inedita sul set
La prima e più importante new entry è proprio il cantautore, che interpreta sé stesso anche se arricchito di fragilità e incertezze. Sul set incontriamo dunque anche Sangiovanni, inedito in questa veste attoriale.
«Nella serie il mio incontro con Carlo è particolare. – dice Sangiovanni – Sono me stesso, ma molto timido e fragile. Sono indeciso se volermi assumere l’incarico di voler interpretare Carlo da giovane nel suo film d’autore. Nasce questo dibattito continuo. Lui non capisce se voglio fare o meno il film. All’inizio non vuole farmelo fare, ha paura della mia indecisione. Poi, però, è costretto dal produttore che deve portare i giovani al cinema. Lì inizierà una sorta di insegnamento da parte di Carlo. Porterà me a essere sempre più convinto e lui più scoraggiato. Allora se fa è una delle frasi più ricorrenti».
C’è sintonia tra Verdone e Sangiovanni, inedita coppia sul set. Un incontro generazionale di cui pare abbiano beneficiato entrambi.
«Credo che Carlo sia un grandissimo esempio. – dice il cantante – Sono passato dal banco di scuola a tutto questo in poco tempo. Lui, nonostante la carriera, è ancora qui a mettersi in gioco anche in una veste diversa. Ha una grande cultura del lavoro e per me è un esempio gigante. Il suo film che preferisco? Forse Compagni di Scuola, sicuramente è quello che mi è rimasto più impresso». «Lui sembra uscito da un film esistenzialista – continua Verdone – me lo guardo e penso ma che caz*o c’entra. Però è interessante, sembra che esca da un film di Godard ed è giusto così».
Tutte le novità di Vita da Carlo 2
Non c’è solo Sangiovanni a dare nuova linfa a Vita da Carlo. Verdone cita Monica Guerritore, Caterina De Angelis, Antonio Bannò, Ludovica Martino (che sarà l’attrice che interpreta Maria F e che «si innamorerà inevitabilmente di Sangiovanni. Assolutamente non corrisposta»).
«Stefania Rocca – continua Verdone – sarà una mia nuova fiamma. Interpreta una scrittrice di racconti di bambini che vive in un mondo suo. Mi dà leggerezza, mi fa star bene. C’è Max Tortora e poi varie guest star, che arrivano perché hanno rapporti reali con i personaggi che ho scritto. Sangiovanni, ad esempio, è legato a Maria De Filippi. Dovrò andare da lei per risolvere un problema con lui. Incontrerò Zlatan Ibrahimović nello studio di Fabio Fazio. Lui mi guarda, ma non vi dico niente. E poi c’è Claudia Gerini, con cui abbiamo girato una bellissima scena in cui imitiamo una cosa del passato, in attesa di ritrovarci sul set di Muccino. È stato emozionante ritrovare Claudia».
L’entusiasmo con cui Carlo Verdone parla di Vita da Carlo è contagioso. E, tra le righe, ad emergere è proprio l’amore e la passione per il mestiere.
«Vedere la troupe che ride e si diverte mi fa capire che sto comunicando qualcosa al pubblico. – ci dice Verdone – E per me è importante. Ogni volta che inizio un lavoro, come sta capitando in questi ultimi anni, ho sempre mille paure. Paura di non farcela, di non essere adeguato, di non trovare la forza che avevo prima. È normale. Ma quando sento l’incitamento e la risata, è tutta benzina che mi aiuta ad andare avanti e far meglio. Che devo dire di più? Io lavoro per il pubblico».