I due showrunner de ‘Gli Anelli del Potere’, J.D. Payne & Patrick McKay, ci anticipano qualcosa sulla seconda stagione.

La data da segnare sul calendario è quella del 29 agosto, giorno in cui su Prime Video arriverà la seconda stagione de Il Signore degli anelli: Gli anelli del potere. Otto episodi in totale, di cui i primi tre saranno subito disponibili, seguiti da un episodio a settimana. J.D. Payne & Patrick McKay – showrunner della serie – ci anticipano le prime curiosità, tra cui il fatto che questa sarà – senza dubbio – «la stagione di Sauron».

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«La prima stagione era incentrata sugli eroi e sull’invitare di nuovo il pubblico in questa era diversa della Terra di Mezzo. – dicono i due creatori – Nella seconda stagione iniziamo a divertirci. Con la prima dovevamo avviare il tutto, soprattutto con Sauron. Ora è qui ed è la sua stagione. Diventerà tutto molto più oscuro». I due showrunner ricordano che, alla fine della prima stagione, «Sauron non aveva nulla. Né anelli, né eserciti, né alleati. Ora lo vedremo intento a capire come mettere i suoi nemici uno contro l’altro. Come suggerisce il titolo, gli Anelli del Potere, lui vuole realizzare questi anelli. E per farlo ha bisogno di una persona: Celebrimbor».

Da qui il suo viaggio nell’Eregion per intrufolarsi nel laboratorio di quest’ultimo. «È un thriller psicologico – dice J.D. Payne – perché Sauron dovrà sedurre, manipolare e persino ricorrere al gaslighting nei confronti di questo Leonardo Da Vinci elfico. Sarà sicuramente una stagione più scura e intensa». Con un colpo di scena in ogni episodio, aggiungono.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, la seconda stagione: Sauron e il Regno Unito come nuova location

Il tutto sarà in parte favorito dal cambio location – dalla Nuova Zelanda al Regno Unito – voluto in primis da Amazon, ma che ha portato «interessanti benefici anche alla serie». «La base di Tolkien era il Regno Unito. – dicono gli showrunner – Scriveva di questi panorami e di questi alberi. Questa atmosfera si percepisce anche nella serie. C’è più mistero, più nebbia. Anche se speriamo sempre che gli spettatori si sentano nella Terra di Mezzo e non in Inghilterra».

I due creatori confermano anche che Charlie Vickers non sapeva, almeno all’inizio, di essere Sauron. «Avevamo delle idee bellissime su come dirglielo in modo eclatante. – raccontano – Alla fine, un giorno sul set, l’abbiamo preso da parte e gli abbiamo detto Sei tu Sauron. Ci ha risposto che lo sospettava, perché ai provini gli avevamo fatto interpretare Satana da Il Paradiso Perduto».

«Questa stagione – concludono – è un’ottima occasione per scoprire questo mondo anche se non siete fan o se non avete visto la prima stagione. La cattiveria di Sauron sarà protagonista, ma alla base c’è una storia molto emotiva. È il nostro Oppenheimer, con temi in cui tutti possono rivedersi. Ci sarà poi molto horror, ma anche divertimento e invitiamo tutti a gustarsi questo viaggio. Chiunque tu sia e in qualunque fase della tua vita ti ritrovi, c’è probabilmente qualche personaggio della serie che sta affrontando le tue stesse avversità. È questa la magia di Tolkien: è in grado di riflettere l’esperienza umana in modo unico».