Una storia semplice. Potrebbe essere questo il titolo alternativo del docufilm Ultimo – Vivo coi sogni appesi, disponibile da martedì 30 maggio in esclusiva su Prime Video. È in questi termini, infatti, che il cantautore romano racconta il suo percorso musicale e personale, un tracciato che della sua semplicità ha fatto la propria forza straordinaria. E così da semplice, il viaggio di Ultimo è diventato straordinario come testimonia lo stesso docufilm in cui per la prima volta, il cantautore dei record si racconta tra pubblico e privato, sollevando il velo sulla sua vita anche a riflettori spenti.
Ne è nato un racconto inedito sugli aspetti più intimi del suo mondo, sui dietro le quinte, le paure e le ansie, finora rimasti sconosciuti ai fan e ai media. A correre come un filo che unisce ogni passo sempre lei, la musica e non a caso, per la proiezione in anteprima, Ultimo ha scelto una location d’eccezione, quella del primo live. “Le coincidenze non sono mai coincidenze”, ha dichiarato sul palco della Santeria Milano che lo video esibirsi a gennaio 2018.
“Essere qui dove ho fatto il primo concerto è veramente bello, sono davvero molto contento”. Dialogando con Gianluca Gazzoli, l’artista ha quindi raccontato: “Questo docufilm per me è molto importante. È la prima volta, dal mio primo singolo nel 2016, che faccio qualcosa con uno sguardo all’indietro più che in avanti. È la prima volta che mi guardo un pochino indietro e cerco di descrivere quello che ho vissuto fino ad oggi. E risalgo a quando ho iniziato a scrivere le prime canzoni”.
Dal primo pianoforte agli stadi: la cavalcata di Ultimo
“È davvero strano – prosegue – perché stai dando una parte di te stesso e di quello che hai fatto. Una parte di quello che hai sognato, che ha sperato e che hai anche ottenuto. So benissimo che la cosa difficile del successo, che nel mio caso è arrivato in fretta ma senza saltare le tappe, è mantenerlo”. E in questo nuovo capitolo della sua carriera, Ultimo ha coinvolto le persone a lui più care, dai famigliari agli amici di sempre compreso il team di lavoro.
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“Di questo docufilm ho seguito anche il montaggio e l’ho visto in tutte le sue parti, sono stato molto attento”, spiega ancora “Ho voluto lasciare molto spazio ai live quindi si sentono quattro, cinque canzoni delle quali due intere e altre tre a metà. Per me è importante ricordare a chi lo guarda la dimensione del concerto,che è quello che poi mi interessa. Che cosa ho provato rivedendo tutto? Beh, le sensazioni sono state molto emozionanti. Ho unito le immagini del tour dello scorso anno, quindici stadi che sono diventati la ‘scusa’ per raccontarmi meglio. Ma ci sono davvero tante cose…”.
“Non sto facendo uscire questo documentario per glorificare quello che ho fatto”, tiene a precisare Ultimo prima della proiezione. “Il motivo principale per cui, per me, è importante che chi ha voglia veda questo documentario è perché la mia è una storia semplice. Vorrei far capire a chi guarderà questo docufilm che certe difficoltà sono semplicemente normali, in qualsiasi percorso. E se questo docufilm può dare la forza per capire che certi ostacoli, certi ripensamenti e certe discussioni sono normali, allora sono felice di averlo fatto uscire. La mia storia è semplice perché penso che molti possano rispecchiarsi: non sono uno che ha avuto raccomandazioni. Sono uno che si è fatto da solo, che ci ha creduto lui e basta. E se, quindi, questo può servire a qualcuno io non posso che esserne contento”
A breve, Ultimo sarà impegnato in un nuovo tour Ultimo Stadi 2023 – La favola continua… prodotto da Vivo Concerti che partirà dallo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il 1° luglio (data zero). Proseguirò, poi, allo Stadio Olimpico di Roma il 7 (sold out), 8 (sold out) e 10 luglio e si concluderà allo Stadio San Siro di Milano, il 17 e 18 luglio. Ultimo – Vivo coi sogni appesi è una produzione Think Cattleya prodotta da Martino Benvenuti, in collaborazione con Maestro, per la regia dei Broga’s.
Foto da Ufficio Stampa GOIGEST