Lodo Guenzi, ospite di ‘Da noi… a ruota libera’, torna sul caso della studentessa suicida allo IULM con un monologo.
Il cantante de Lo Stato Sociale Lodo Guenzi, intervenuto sui social dopo il caso della studentessa suicida allo IULM di Milano, è tornato a parlare della propria esperienza nella nuova puntata di Da noi…a ruota libera attraverso un’emozionante performance per sensibilizzare su questo delicatissimo tema.
«Ho potuto vivere tanti momenti belli perché non ho ceduto a un momento di sconforto nella mia vita» ha poi dichiarato Guenzi a Francesca Fialdini. «Il mondo del lavoro in questo paese è terribile. – ha continuato l’artista – Eccellere non è un diritto, è una sfida personale. Sopravvivere, invece, è un diritto. Chiunque dovrebbe avere uno stipendio decente, anche se non sono bravi. Il problema è quando questa gara per l’eccellenza diventa una scusa per chi ti sfrutterà, come a dire: Se non ce la fai è colpa tua».
Durante la performance, Lodo Guenzi ha invece parlato più nello specifico del suo vissuto. «Mio padre che si emoziona perché per un mio concerto bloccano il traffico degli autobus in città. – recita Lodo Guenzi – E poi una notte a Venezia trascorsa al gelo di una lavanderia a gettoni con la mia prima ragazza per il suo compleanno, sdraiati tutta la notte in due su una lavatrice d’acciaio a novembre. E quella in cui ho rivisto lei dopo 15 anni ed era bella come 15 anni prima».
«A 19 anni – conclude Lodo – pensavo di aver fallito tutto, ma non feci nulla alla fine. E passò come un attimo. Per fortuna non feci nulla, perché dopo arrivarono questi altri attimi che sono tutte le cose stupide per cui vale la pena avere vissuto».
La puntata è su www.raiplay.it.