È stata una domenica delle grandi occasioni al B.A. Film Festival, che ha ospitato con entusiasmo il cast della serie fenomeno ‘Mare Fuori’. Protagonisti di una serata evento domenica 16 aprile, Lucrezia Guidone, Domenico Cuomo, Clara Soccini e Vincenzo Ferrera sono stati accolti da una folla di fan adoranti. Red carpet, flash e selfie sono, del resto, l’ennesima cartina al tornasole di un successo virale che ha contagiato più di una generazione. Prima dell’appuntamento pubblico (andato sold out in pochi minuti), gli attori hanno dedicato uno spazio alla stampa e agli studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio.
Tante le domande e le curiosità sviscerate, a partire dal primo ‘incontro’ con i propri personaggi nella fiction di Rai2 disponibile anche su Netflix. “Quando mi è stata presentata la serie, ho subito fatto parallelo con Mery per sempre, nella testa è venuto fuori questo ricordo”, spiega Vincenzo Ferrera che in ‘Mare Fuori’ è l’educatore Beppe. “Sono di Palermo e per noi che all’epoca eravamo dei ragazzini fu un film che ci lasciò sconvolti. Era qualcosa che non no ci aspettavamo proprio e credo che parte del successo di questa serie sia anche dovuto a questo. È la scoperta del disagio giovanile da parte di ragazzi privilegiati. Quando mi è stato presentato il ruolo ho pensato di poterlo presentare al meglio, anche come padre”.
Domenico Cuomo interpreta invece Cardiotrap. “All’inizio mi hanno descritto il personaggio come il tipico bravo ragazzo che non c’entra niente col carcere. Nella prima stagione, era complice di una rapina ma non della morte della vittima. Da parte mia ho cercato di fare non il ragazzino disadattato ma un ragazzo che non sta con nessun clan, non affiliato a nessuna azione di violenza. È a disposizione di tutti e cerca di andare d’accordo con tutti, come una sorta di jolly, divertente, ispirato e che ama la musica. Nella terza stagione, poi, è diventato qualcos’altro”.
Prima esperienza di attrice, invece, per Clara Soccini in arte CLARA. “Io entro nella terza stagione, nasco come cantante e non come attrice. Quando mi ha contattato il regista mi disse che mi vedeva bene nei panni di questa trapper (Crazy J, ndr). La passione per la musica ha salvato me da piccola come il personaggio della serie. Tutti mi hanno fatto sentire super accolta dalla prima scena e sono felicissima del riscontro che stiamo avendo”.
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A dare il volto a Sofia è, invece, Lucrezia Guidone, madrina del BAFF2023. “Per me il personaggio di Sofia era un personaggio che doveva rompere gli equilibri”, spiega l’attrice. “È un personaggio con delle criticità che entra a gamba tesa nella storia e va a sostituire un personaggio a amatissimo. Quindi, sapevamo che avrebbe sollevato molte critiche ma è stato bello entrare in una storia così corale, con un cast dalla grande dedizione. Vedremo cosa succederà nella prossima stagione”. Sono già in corso, infatti, le riprese delle episodi della stagione numero quattro.
Il successo virale di ‘Mare Fuori’
Ma cosa significa gestire una popolarità scoppiata quasi da un giorno all’altra e assolutamente trasversale dal punto di vista generazionale? “Sono cambiate tante cose, innegabilmente cambia la quotidianità”, racconta Domenico Cuomo. “Io sono molto grato di quello che ci sta succedendo… Sono un diciannovenne, ho fatto altri progetti prima di ‘Mare Fuori’ che non sono stati un fenomeno, quindi Ho visto proprio la differenza. Ci sono tante cose a cui devi rinunciare, banalmente anche a una giornata di mare con gli amici. Ma cerco di vedere il mio lavoro al di là dell’effimero che c’è dopo. Amo lavorare sul personaggio, stare sul set, amo quello che c’è prima e odio lamentarmi. I problemi sono altri e sono grato a tutta la gente che ci ama. Se come essere umano riesci a regalare un attimo di pace in una vita di guerra, credo sia la cosa più bella che possa capitare”.
Anche per CLARA il grande successo è piovuto addosso all’improvviso. “Sono molto felice”, confessa l’artista. “E la cosa che mi ha reso più contenta è che le persona hanno subito fatto switch da musica a cinema. Ne avevo paura e sono sbalordita per il cambiamento nella mia musica. ‘Mare Fuori’ per me è stato un trampolino di lancio anche per Origami all’alba, la canzone che mi ha lanciato”.
Un aspetto che sottolinea Guidone è, poi, quello legato alla giovane età del cast. “I grandi risultati arrivano anche con un cast giovanissimo, molti sono alle prime esperienze. Sono rimasta colpita dal lavoro di tutti e questo grande risultato incoraggia. Fa ben sperare per il futuro, sono contenta”. Aggiunge, quindi, Ferrera: “Questa serie è diventata anche una responsabilità etica, una bomba atomica micidiale. E lo capiamo dal tipo di messaggi che ci arrivano. Ed è una serie coraggiosa, che ha incuriosito tante persone forse anche perché non ha problemi a far andare l’eroe negativo, senza che poi debba resuscitare come succede in molte fiction italiane”.
Proprio l’aspetto della responsabilità è particolarmente sentito verso i giovani. “I ragazzi trovano tanti spunti in ‘Mare Fuori’, da quelli più comuni a quelli più impegnati”, spiega Soccini. “Io, per esempio, sto facendo d incontri con i giovani delle comunità ed è bello vedere come una serie possa portare speranza”. “Con la pandemia abbiamo perso anni importanti – aggiunge Cuomo – e credo che parlare con gli studenti sia importante. Ci sono temi molto serie come la violenza e io credo che bisogna agire sul violento, capire che insicurezze ha. Per non avere più vittime bisogna lavorare su chi è violento e sulle sue turbe mentali, perché di questo si tratta”.
Agli allievi dell’Istituto Cinematografico, il cast di ‘Mare Fuori’ regala alcuni consigli preziosi per il lavoro dell’attore. “Armatevi di tenacia e spirito sacrifico”, affermano. Al resto ci pensa il sacro fuoco dell’arte. Il BAFF2023 prosegue fino al 21 aprile, appuntamenti e programma sul sito ufficiale.
Foto da Ufficio Stampa