Al via su TV8 dal 13 febbraio – dal lunedì al venerdì, alle 19:10 – la nuova edizione di Home Restaurant. Il cooking show itinerante prodotto da Banijay Italia ci fa entrare nelle case degli italiani alla scoperta delle abitudini e delle tradizioni culinarie da nord a sud. Alla guida del programma il pubblico ritrova chef Giorgio Locatelli, già volto tv apprezzato nel ruolo di giudice a MasterChef Italia. Al suo fianco, new entry della stagione, Enzo Miccio, a cui spetta un giudizio di stile. Li abbiamo incontrati fra una tappa e l’altra del viaggio.
“Sarà avventuroso”, ci assicurano. “Siamo partiti dalla Lombardia, da casa nostra insomma, e siamo finiti fino in Puglia. Passando per la Toscana e finendo in una delle regioni più ricche a livello di cultura culinaria, ovvero l’Emilia Romagna”. Quanto le abitudini in cucina raccontano di una persona? “Praticamente tutto “, rispondono all’unisono Locatelli e Miccio. “È come fare una schermografia. Quando arrivi in una casa, dopo un’ora, hai capito esattamente chi è quella persona, un po’ per tutte le memorie che trovi in casa un po’ perché l’identità traspare nei piatti. Lì si capisce esattamente chi abbiamo davanti”.
“La cucina è tutto: è tradizione, è famiglia, è restare insieme. Le abitudini si vedono veramente in come ognuno ha organizzato la cucina, in come ti servono i piatti e in quali scelte hanno fatto per i loro ospiti”, proseguono. “C’è una grande simbiosi tra quella che è l’educazione e la cultura delle persone legate alla tavola. E quello che uno mangia dice tanto di ciò che si è, va a stretto braccetto con ciò che si vede”.
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L’ingresso di Enzo Miccio rinnova anche le dinamiche di Home Restaurant, come ci spiega lui stesso. “Io vado a ficcanasare in giro insieme agli ospiti della controparte per vedere un po’ come vivono, qual è il loro concetto di bellezza, quali sono gli oggetti dei ricordi. E cerco di capire che cosa significhi per loro creatività o l’arte della tavola, come mettono insieme gli oggetti. È n bel percorso in cui, ovviamente, alcuni sono più ferrati altri sono più semplici e cercano di sforzarsi… Ne abbiamo visti di tutti i colori, però la gente si mette a nudo davanti a noi”.
“Al di là dell’aspetto personale per uno a casa sua fa quello che vuole, noi valutiamo se ci sono delle forzature, se la cosa è stata fatta artificialmente per noi o se è il loro ritmo di vita”, ci raccontano ancora Locatelli e Miccio. “Abbiamo trovato molta spontaneità, quello che vedi è veramente la loro cultura, la loro tradizione attraverso la presentazione di un piatto o l’apparecchiatura di una tavola. Quindi, si capisce un po’ anche il loro bagaglio dei ricordi dal piatto della nonna piuttosto che dalla ricetta antica”.
Dalle abitudini più locali a certi usi che uniscono tutta l’Italia, i due conduttori sono discordi su un oggetto in particolare: il famigerato sottopiatto. “C’è una cosa che hanno tutti in comune: il sottopiatto, tutti devono averlo e se non ce l’hanno se lo inventano…”, sorridono. “Le persone hanno cercato di includerlo nella loro cultura perché originariamente, nei servizi di piatti della nonna, il sottopiatto non esiste. È arrivato ultimamente… “. “Ed è una terribile abitudine – chiosa Locatelli – Farò una lotta contro il sottopiatto!”.
Foto da Ufficio Stampa MN
Riceviamo e pubblichiamo in calce il testo ricevuto da HOME RESTAURANT HOTEL SRL
Home Restaurant Hotel contro Cesarine e programma tv
Ceo, programma promuove sommerso a svantaggio di chi è legale
ROMA
(ANSA) – ROMA, 09 FEB – “Adesso basta. Sono anni che accusiamo che esiste da Bologna un sistema massomafioso che sta rallentando il settore Home Restaurant a favore di industriali che usano startup di comodo per la defiscalizzazione. Così come per Sky Italia e Tv8 in cui Giorgio Locatelli ed Enzo Miccio presenteranno un programma dal titolo Home Restaurant e che vede in gara home restaurant non in regola e la partecipazione di un’azienda illegale denominata Cesarine”. E’ quanto affida a un comunicato l’imprenditore Gaetano Campolo, ceo della Home restaurant Hotel srl, “leader nel settore con oltre 700 associati in regola – si legge – in più di 100 città e fautore della petizione su Change per chiedere al Governo una legge di settore”, con “oltre 740 firme” e “centinaia di italiani pronti a scendere in più di 100 piazze per la fine della raccolta firme”. Le Cesarine, community di cuochi amatoriali d’Italia coinvolta anche nel programma di Banijay Italia condotto da Miccio e Locatelli (al via il 13 febbraio), secondo Campolo “non comunicano in Questura, quindi non rispettano l’occasionalità e prendono i soldi tramite il sito web come vietato dall’Antitrust”. Il programma tv, quindi “promuove il sommerso a svantaggio di chi opera legalmente. O interviene il Governo – dice Campolo – o applicheremo l’articolo 383 del codice di procedura penale”. (ANSA).