Laura Pausini si racconta nel salotto di Domenica In in una lunga intervista alla signora della domenica italiana, Mara Venier. Fresca del premio Latin Recording Academy Person of the Year 2023, l’artista commenta i numerosi premi ricevuti in tutto il mondo.
«Tutte le persone che sono state premiate sino ad ora sono nate o in Spagna o in Latino America. – dice – Quindi non era nelle mie previsioni. Mi hanno veramente sorpreso. Sento che io mi emoziono molto ancora ed è per questo che non mi fermo, anche se dopo 30 anni ci sono stati dei momenti in cui ho detto Adesso cosa dico, cosa canto, cosa scrivo che non ho già detto. Ci sono stati dei momenti dove mi sono chiesta Forse, mi devo fermare?, ma ogni volta che vado in tv e canto, io sento una cosa nel corpo che non ce la faccio. È troppo bello, è troppo emozionante e vero, ho gli occhi ancora troppo aperti verso il futuro».
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Laura Pausini a Domenica In: l’incontro con Pippo Baudo
Se il punto d’arrivo è ancora tutto da scrivere, Laura Pausini ricorda bene il punto di partenza. «Avevo 18 anni. – racconta – Un giorno mi ritrovo Pippo Baudo, quello della tv. Io con lui mi sono vergognata per 10 anni, non riuscivo a guardarlo, perché mi faceva impressione. Mi ha scoperta lui! Sono queste le coincidenze particolari della mia vita. Se quell’anno ci fosse stato un altro direttore artistico a Sanremo, magari non mi avrebbero scelto. Gli devo tutto… grazie Pippo, tu sei una persona davvero molto importante della mia vita».
Proprio a proposito de La Solitudine, Laura Pausini racconta infine il suo incontro con l’etichetta Warner Music: «Allora si facevano dei provini con le varie case discografiche, piano e voce. Uno a uno venivano i capi delle Sony, Warner. Avevo cantato una canzone di Whitney Houston e La Solitudine, anche se non era ancora uscita. Tutti mi dicevano No, no, no davanti a me, l’ultimo che è entrato è stata la Warner nella persona di Fabrizio Giannini che ora è il manager di Tiziano Ferro. Mentre cantavo ha fatto Stop, tu sei la voce del futuro, io voglio firmati adesso. Io avevo 17 anni e babbo fa Sì, sì, lo firmiamo subito, non c’è problema. Mio babbo non vedeva l’ora, hai capito? Abbiamo poi preso il treno e sono tornata a casa e mio babbo ha detto a mia mamma Osti, ma adesso vedrai tua figlia che fa…!».