Crime+Investigation presenta una nuova produzione originale in due episodi dedicata alla storia del killer veneto Michele Profeta. Era il 29 gennaio 2011 quando fu ritrovato il primo cadavere, un taxista ucciso con un colpo alla nuca. Solo pochi giorni dopo, l’11 febbraio, la seconda vittima, un agente immobiliare. A freddare i due uomini, un uomo apparentemente insospettabile, distino ed elegante: Michele Profeta, noto alle cronache come ‘il professore’ o ‘ Mostro di Padova’
Ventidue anni dopo i fatti, e a poche ore dall’arresto del boss dei boss Matteo Messina Denaro, va in onda il docu-film che ne ripercorre la storia. Michele Profeta: Il killer di Padova è, infatti, in prima visione assoluta sul canale 119 di Sky domenica 29 e lunedì 30 gennaio alle 22.55. Interviste esclusive (interviene anche un ex compagno di cella) e immagini inedite ricostruiscono uno dei casi più inquietanti della criminalità del Nord Italia.
Il docu-film è un titolo originale Crime+Investigation prodotto da Briciolafilm per A+E Networks Italia. Gli autori sono Carlo Altinier e Stefania Colletta ed il produttore creativo per Briciolafilm: Nicola Prosatore. Produttore esecutivo per Briciolafilm: Ersilia Gagliardi. Regia di Gabriele Bianchini.
Chi era Michele Profeta
Nato a Palermo, Profeta si sposta in Veneto negli anni Novanta dove lavora per una società di servizi finanziari. Con la moglie Concetta Mordino e due dei suoi figli (altri due sono da un precedente matrimonio) vive ad Adria mentre a Mestre incontra regolarmente la sua amante, Antonia Gemmati. Travolto dai debiti, in preda a un probabile delirio di onnipotenza, il 10 gennaio 2001 scrive alla Questura di Milano sostenendo che avrebbe commesso omicidi a caso se gli fossero stati negati i 12 miliardi di lire.
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È allora che compie i due delitti, uccidendo il tassista Pierpaolo Lissandron e poi l’agente immobiliare Walter Boscolo. Con due vittime accertate, è uno dei serial killer italiani meno prolifici, ma il Mostro di Padova rappresenta sicuramente una delle personalità più complesse ed articolate tra i serial killer italiani più sanguinari.
Condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Padova, l’assassino tenta anche l’evasione dal carcere motivo per cui se ne decide il trasferimento Voghera (Pavia). Muore il 16 luglio 2004 a Milano a seguito di un infarto nella sala degli avvocati del carcere di San Vittore mentre sostiene il suo primo esame universitario in Storia della filosofia per l’Università degli Studi di Milano.
Foto da Ufficio Stampa