Mare, giungla e Himalaya: Costantino della Gherardesca e Fru ci raccontano la nuova avventura di ‘Pechino Express’ che quest’anno porta ‘Fino al tetto del mondo’. L’intervista.
Fino al tetto del mondo. È questa l’impegnativa missione della nuova edizione di Pechino Express, il cui viaggio (ri)parte giovedì 6 marzo in prima serata su Sky e in streaming su NOW. Dal mare alle vette più alte, quest’anno le nove coppie in gara sono chiamate ad attraversare Filippine, Thailandia e Nepal, in un’avventura che mette a dura prova muscoli e nervi. Confermati alla guida del titolo Sky Original realizzato da Banijay Italia, nel ruolo rispettivamente di conduttore e inviato speciale, Costantino della Gherardesca e Fru.
“In un’epoca di grandi cambiamenti, Pechino Express ha sempre saputo raccontarli e mostrarli. E continua a farlo”, osserva il conduttore che negli anni ha visto profilarsi dinamiche e concorrenti. “All’inizio le coppie vedevano questo viaggio come un grand tour ora la gara è diventata feroce e, anno dopo anno, tutti diventano sempre più agguerriti”, avverte ancora.
Ma cosa c’è da spettarsi? “Quest’anno ci aspettano mete molto diverse tra loro: dal mare alla giungla, fino all’Himalaya. Sono ambienti radicalmente opposti e, per quanto ci riguarda, anche noi abbiamo dovuto adattarci con costumi diversi per ciascuno di questi microclima”. “La varietà degli ambienti che abbiamo visto è incredibile – aggiunge Fru – e, parlando di costumi, occhio a quelli ‘animalier’ di Costa…”.
E se sarà più di una coppia a stupire il pubblico, c’è un nome che probabilmente potrebbe emergere più di altri. “Non possiamo fare spoiler – mettono le mani avanti Costantino e Fru – ma posso dire che Nathalie Guetta è una cabarettista straordinaria, mi somiglia molto ed è coraggiosa. Così come Fru, mi piace tantissimo quel tipo di intrattenimento. In generale, quest’anno tutti sapranno sorprendere. Il fatto che alcuni concorrenti siano già noti e altri meno alimenta ulteriormente le sorprese. Ah, e anche Giulio Berruti è stato sorprendente”.
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Il linguaggio di Pechino Express e l’aspetto umano dell’avventura
Tra i meriti da riconoscere a Pechino Express – e di certo uno dei motivi del suo successo – è quello di essere riuscito a mantenere freschezza e ironia, senza cedere alla volgarità, diventando un fenomeno social tra meme e modi di dire. “Mi ricordo la prima edizione, quando eravamo io ed Eugenio Bonacci”, ricorda della Gherardesca. “Ci dissero: ‘esiste questo Twitter e dobbiamo scriverci qualcosa prima dell’inizio del programma’. Erano altri tempi. Poi, in Rai, ricordo riunioni su riunioni per capire come impostare la comunicazione su Instagram”.
In effetti, “l’attenzione al digitale e alla crossmedialità è uno dei fattori alla base del programma. E i contenuti sono così forti che riescono ad avere vita propria su ogni piattaforma. Il mondo, poi, è in continuo cambiamento: ogni anno troviamo novità e le viviamo in prima persona”.
E quanto conta, allora, il racconto dell’aspetto umano che i concorrenti vivono durante il viaggio? “È interessante ma dipende sempre dall’individuo. Non dimentichiamoci che ogni essere umano è unico. Non possiamo ripetere ogni volta che ‘tutte le persone sono meravigliose in ogni parte del mondo’. Ricordo un’edizione, non so quanti anni fa, in cui abbiamo visitato due paesi più ricchi dell’Italia e ho dovuto dire ai concorrenti: ‘Per favore, non dite: Oh poverini, ci danno tutto quello che hanno! Perché in realtà sono più ricchi di voi!’. Quindi, mai generalizzare perché quando lo si fa, si rischiano fraintendimenti sulla cultura, sull’economia e sulla realtà dei luoghi che visitiamo”.
L’appuntamento, dunque, è dal 6 marzo, ogni giovedì alle 21:15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go.
Immagini da Ufficio Stampa