Confermata alla conduzione di ‘Una Voce per San Marino’, Senhit ci anticipa cosa vedremo nello show di sabato.
Per il secondo anno consecutivo, Senhit si prepara a condurre – insieme a Jonathan Kashanian – la serata finale di Una Voce per San Marino. L’appuntamento è per sabato 25 febbraio e potrà essere seguito in tv su San Marino Rtv (canale 831 del digitale terrestre, 520 di Sky e 93 di Tivusat, oltre che in streaming sul sito della tv).
«Sono stata battezzata l’anno scorso. – ci dice Senhit – Tra l’altro, il programma ci è scoppiato in mano perché è andato molto bene. Quest’anno la troupe di San Marino ha deciso quindi che squadra che vince non si cambia». L’artista – che ha gareggiato per la Repubblica di San Marino due volte all’Eurovision Song Contest – ci anticipa che, oltre a presentare, si esibirà anche sulle note di Adrenalina. «Sarà l’occasione di riproporre l’Adrenalina, ma in versione particolare. Ti do, anzi, uno spoiler. Tra i vari ospiti, oltre ai 22 concorrenti concentrati in un’unica categoria, avrò l’opportunità di presentare sul palco un coro di Bologna».
Senhit e il Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+ Various Voices
Il 16 giugno, Senhit presenterà infatti il Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+ Various Voices (www.various-voices.it) che si terrà a Bologna dal 14 al 18 giugno 2023 con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna. Per la prima volta in assoluto dalla prima edizione del 1985, il Festival approderà in Italia. «Sono molto contenta perché è una cosa nuova. – commenta l’artista – Ho chiesto di invitare a Una Voce per San Marino questo coro di Bologna che avrà modo di cantare i successi di Eurovision di San Marino. Presenteremo così anche l’evento che poi ci sarà a giugno a Bologna. Un evento che arriva in Italia per la prima volta per sensibilizzare sui diritti civili, umani e aprire alla comunità questo spettacolo enorme che c’è in tutto il mondo da tantissimo tempo. Loro saranno una chicca, ma ci saranno altre sorprese».
Una chicca, ad ogni modo, preziosissima. «Non sapevo neanche che ci fosse un Festival dei Cori Lgbtq+. – commenta Senhit – Esiste da tantissimo tempo e, come Eurovision, è uno spettacolo molto di nicchia. L’ultima edizione è stata fatta a Monaco quattro anni fa presentata da Conchita Wurst. Quest’anno Bologna, che accoglierà il Festival, lo aprirà alla comunità».
Un ruolo di responsabilità, ma di cui Senhit si dice contentissima. «Sostengo la causa da sempre e per sempre, perché è brutto anche che ci sia una normalità. – dice – Così deve essere. E se c’è una minima possibilità di sensibilizzare attraverso questi eventi, perché no? Cantare è un gesto nobilissimo ma se attraverso il microfono riusciamo a dare messaggi, senza essere paladini di chissà cosa, per me è importante. Può farlo chiunque. Ci saranno tanti temi sul palco di San Marino e sono contenta che, da questa piccola Repubblica, riusciamo a far scaturire sorprese sia canore che umane».
Nuova musica
Intanto Senhit continua a lavorare a nuova musica e anche a un piccolo tour. A gennaio è uscita Try to love you, prodotta da Thomas Stengaard, che già ha collaborato ad Adrenalina. «Dopo San Marino parto per la Danimarca. – commenta Senhit – Vado a casa di Thomas, perché ci sono un paio di brani e uno in particolare perfetto per l’estate. Continua, quindi, lo sposalizio».
E, sull’Eurovision, Senhit chiosa: «Io mi sono goduta tutte le mie esperienze all’Eurovision. L’unica cosa che consiglio sempre, anche se è retorico, è di divertirsi. Quando sono salita sul palco ho voluto Adrenalina e me la sono goduta. Se arrivi all’Eurovision vuol dire che hai talento e la canzone giusta. A questo punto, goditela!».
Foto: Mattia Guolo