‘Vasco Rossi – I Magnifici 7’, Giorgio Verdelli: «Le sue canzoni son pezzi della nostra formazione»

Andrà in onda sabato 28 dicembre, in esclusiva in prima serata su Canale 5 Vasco Rossi – I Magnifici 7. Lo speciale è scritto e diretto da Giorgio Verdelli, condotto da Claudio Amendola, dedicato a Vasco e ai suoi straordinari sette concerti allo Stadio San Siro di Milano di giugno del 2024, che hanno attirato 400.000 spettatori da tutta Italia. «C‘è una battuta di un famoso scrittore americano. – scherza subito Giorgio Verdelli – Come fanno l’amore due porcospini? Con molta attenzione. Mi sono approcciato in questo modo a questo documentario. Per me non era nuovo raccontare Vasco, è il mio secondo film a San Siro. L’idea è quella di metterci sempre qualcosa di nuovo». 

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«Volevo approcciarmi alle grandi canzoni di Vasco in modo diverso. – continua il regista – Ci sono 14 brani integrali e tutto è girato dentro San Siro. È importante descrivere il modo di vivere e il mondo di Vasco, visto dalla parte della band e del pubblico. È un abbraccio dentro San Siro».

Giorgio Verdelli e il mondo di Vasco Rossi

Vasco Rossi – I Magnifici 7 è dunque un full immersion nei sette show a San Siro (che portano il suo record a 36 sold out al Meazza) per scoprire, grazie al racconto di Claudio Amendola, i segreti della macchina perfetta che in ogni occasione riesce a creare qualcosa che assomiglia più a un pellegrinaggio e a un rito di massa che non a un live show. «Da un po’ – commenta Verdelli – non mi stupisco più di Vasco, ma mi ha stupito l’assoluta sicurezza di come sta sul palco. E, dall’altra parte, lo stupore del pubblico. Anche lui è l’unione di queste due cose: da una parte è un professionista straordinario circondato da uno staff di professionisti che devono essere messi in luce. È una produzione in cui tutto sta al posto giusto, ma è anche il genio dell’improvvisazione. Come quando ha raccolto il coro della gente su Se ti potessi dire. È una delle chiavi di questo tour».

Nel doc anche volti noti: Eros Ramazzotti, Giuseppe Fiorello, Luca Argentero, Noemi, Emma, Roberto Bolle innamorato di Albachiara, J-Ax, Flavia Pennetta e Roberta Vinci e Ornella Muti. Non mancano, poi, i giovani cantautori diversissimi tra di loro, eppure così appassionati dalla poetica di Vasco, come Tedua, Bresh, Riccardo Zanotti de I Pinguini Tattici Nucleari, Gazzelle e Olly. «La musica di Vasco – dice Verdelli – è quasi un romanzo di formazione per alcune generazioni. Ed è molto evidente in J-Ax, Zanotti o in alcuni attori. Beppe Fiorello nel doc fa una cosa divertentissima. Queste canzoni non sono più solo canzoni, ma pezzi della nostra formazione. Questo distingue una canzone di successo dalle canzoni di Vasco, che sono tatuaggi che stanno sulla pelle della gente». Prima dell’uscita del progetto, Verdelli del resto ha commentato: Quello che resta ancora da capire non è tanto Vasco in prima persona, ma il Vasco che c’è in tutti noi. L’ha capito? «Ci sono vicino a capirlo – risponde – il Vasco che c’è in tutti noi è anche la voglia di mettersi in gioco continuamente».

L’eredità di Pino Daniele

Chiediamo infine a Verdelli un commento su Il tempo resterà, film su Pino Daniele. «È stata una bellissima avventura iniziata con Rai Cinema dopo il successo della puntata di Unici. – ci dice – Mi è stata quasi imposta dall’allora direttore di Rai2. Non la volevo fare, ma fece un amorevole ricatto. Ci siamo resi conto che c’era la necessità di fare un film, anche se io ero quasi intimorito. Mi disse Fanno i film comici, tu al confronto sei Orson Wells. Ci ho provato e curiosamente, sembra un karma, il narratore è Claudio Amendola».