Al Festival Voci Umane va in scena la storia dei 16 milioni di alberi sdradicati sulle Alpi

Giovedì 24 agosto, con inizio alle 18.30 al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane (Valle Camonica), prende il via la seconda edizione del Festival Voci Umane. Musei e teatro di narrazione promosso e organizzato dalla Direzione Regionale Musei della Lombardia (Ministero della Cultura), con la direzione artistica di Maria Grazia Panigada.

Festival Voci Umane, apre Da qui alla luna. La tempesta Vaia

La serata di debutto di questa seconda, attesa edizione del Festival Voci Umane, vede protagonista Andrea Pennacchi con Da qui alla luna. La tempesta Vaia, produzione del Teatro Boxer e dello Stabile del Veneto, testi di Matteo Righetto, regia di Giorgio Sangati.

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Il titolo richiama il percorso che i 16 milioni di alberi sradicati dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018, se messi l’uno dopo l’altro, consentirebbero di tracciare: da qui alla Luna, appunto. È un racconto corale che ci fa rivivere, senza alcuna retorica, l’orrore di quei giorni attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi. «Un racconto e una vicenda che quassù, nel cuore di queste meravigliose foreste, assumono pregnanza del tutto particolare», sottolinea Emanuela Daffra, Direttore Regionale Musei Lombardia e ideatrice della rassegna Voci Umane.

È l’ottobre del 2018 quando la tempesta Vaia devasta le Alpi orientali spazzando via 16 milioni di alberi. Lo scrittore Matteo Righetto ricostruisce con precisione i fatti in una sorta di delicatissimo requiem per una montagna violentata e abbandonata. Una narrazione che accomuna il muratore Silvestro, Paolo, un giovane studente e la vecchissima Agata. Il regista Giorgio Sangati affida all’ironia e all’umanità di Andrea Pennacchi il racconto di questo immane disastro naturale, che ci ricorda quanto sia fragile il pianeta in cui viviamo. La parte musicale è affidata alle musiche originali di Giorgio Gobbo e Carlo Carcano che ne hanno curato anche la drammaturgia.

Festival Voci Umane: Andrea Pennacchi

Andrea Pennacchi è teatrista dal 1993. Il suo viaggio è iniziato col Teatro Popolare di Ricerca di Padova. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, con il supporto di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Seguito, nella trilogia della guerra da: Trincee: risveglio di primavera e Mio padre: appunti sulla guerra civile. Ha debuttato nella drammaturgia con Villan People prodotto da Pantakin, poi selezionato al festival Tramedautore del Piccolo Teatro Grassi di Milano e al Premio Fersen per la regia nel 2014. Per anni, con la collaborazione di Arteven, ha ideato e portato in scena una serie di lezioni spettacolo con le quali ha girato le scuole superiori del Veneto. Questi progetti dedicati alle scuole tuttora girano grazie alla compagnia Teatro Boxer da lui fondata.

È direttore artistico di Terrevolute – festival della bonifica e della rassegna Odeo days. Ha recitato in cinque produzioni del Teatro Stabile del Veneto sotto la direzione di registi come Damiano Michieletto, Bepi Emiliani e Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso. Ha inaugurato la stagione 2019/2020 del Teatro Verdi di Padova con Da qui alla luna, spettacolo scritto da Matteo Righetto e musicato da Giorgio Gobbo insieme all’Orchestra di Padova e del Veneto.

Per il cinema, ha lavorato con Andrea Segre, Carlo Mazzacurati, Silvio Soldini. Per la televisione, oltre a essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, e A un passo dal Cielo. È spalla di Paola Cortellesi in Petra, serie Sky uscita a settembre 2020. Con il personaggio di Pojana è ospite fisso del programma Propaganda Live su LA7. Ha pubblicato due libri con People: Pojana e i suoi fratelli e La guerra dei Bepi. È uno dei protagonisti del film di Andrea Segre Welcome Venice. Il film, accolto con entusiasmo dalla critica, ha inaugurato le Notti Veneziane, lo spazio off realizzato dalle Giornate degli Autori alla Biennale del Cinema di Venezia 2021.

Ha vinto il Nastro d’Argento nella sezione Grandi Serie 2023 come Miglior Attore Non Protagonista per Tutto chiede Salvezza.