L’artista di Sapri è stato scelto per la copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea e del Catalogo dell’Arte Monderna

Si è concluso a Miami, alla prestigiosa Art Basel, l’anno di Angelo Accardi: l’artista italiano ha girato il mondo, toccando tre continenti e portando ovunque la sua capacità di trasformare il nonsense in una nuova forma di senso, toccando le corde più profonde dell’immaginario contemporaneo.

Dagli onnipresenti struzzi che hanno invaso anche Dakar al conturbante giardino delle tentazioni, The Garden of Eden, che ha girato l’America; dalla riscrittura del Rinascimento italiano con Timeless Inspiration a Londra alla Biennale di Venezia e a Icarus’ Dream, la personale nel palazzo seicentesco Donà delle Rose che ha fatto registrare un record di accessi: tra mostre ed eventi, sono arrivati per Angelo Accardi anche i riconoscimenti internazionali, con la copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea (è stata scelta dal comitato scientifico del Met Corporate Patron Metropolitan Museum of Art of New York la scultura Violet) e quella del CAM, Catalogo dell’Arte Moderna (editoriale Giorgio Mondadori).

Accardi, con le sue composizioni, genera paradossi temporali e logici attraverso la lente ironica del pop surrealismo, facilitando incontri tra figure contemporanee e personaggi di diversi periodi storici o eroi dei fumetti. Grazie a questa amalgama creativa, nascono opere ricche di fascino, ironia e colore. Accardi gioca abilmente con le icone del passato, con i simboli dell’arte classica, creando un dialogo tra il passato e il presente, un ponte tra il classico e il contemporaneo, toccando sia tematiche sociali che artistiche

Chi è Angelo Accardi

Pittore e scultore di fama internazionale – esponente del Pop Surrealism – Angelo Accardi nasce nel 1964 a Sapri (SA) dove, negli anni Novanta, inizia la sua ricerca sulla nuova figurazione e a sperimentare tecniche e materiali per le sue sculture. Nei primi anni 2000 dà vita alla serie “Misplaced” dove introduce per la prima volta la figura dello struzzo che assume in sé l’elemento imponderabile della società liquida, la paura indefinita che Zygmunt Bauman descrive nel saggio Liquid Fear. Nel 2006 entra in contatto con il gruppo di nuove avanguardie “TantArte” ed espone a Shanghai. Lo storico dell’arte Marco Vallora, nel 2011, lo seleziona per la 54^ Biennale di Venezia. Nel 2017 una grande mostra a New York segna l’inizio di un sodalizio con Eden Gallery. Seguiranno Miami, Mykonos e Tel Aviv. Nel 2022 promuove un progetto di arte pubblica con le installazioni simultanee a Milano, Palermo e Venezia di “Poetry”, una scultura monumentale che con la parola FUCK, chiude idealmente la trilogia iniziata da Robert Indiana con le iconiche “LOVE” e “HOPE”. Nell’ottobre del 2022 è protagonista della mostra “Da Banksy a Warhol” a Palazzo Lucca (Fiorenzuola). Una ricognizione sulla Pop art (ormai storicizzata) delle origini, fino all’arte contemporanea che si ispira al Pop, con opere di Obey, Mr Braiwash, Keit Haring, Banksy e Warhol (a cura di Deodato Arte). Nel 2024 è presente alla 60^ edizione della Biennale d’Arte di Venezia. Il 25 maggio 2024 il comitato scientifico dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron del Metropolitan Museum of Art di NY sceglie l’opera “Violet”, per la copertina della nuova edizione del volume (Giunti). Ad oggi le sue opere sono distribuite in esclusiva da Eden Gallery, tra le sedi di New York City, Miami, Londra, Aspen, Las Vegas, Dubai e in Italia da Deodato Arte. Frequentemente, un approccio tradizionale solido è preferibile a un tentativo d’avanguardia mediocre. Angelo Accardi esemplifica questo attraverso il suo stile anacronistico come artista citazionista. Egli fa riferimento a opere ben consolidate, impiegandole come elementi di un lessico creativo per creare nuove narrazioni all’interno del continuum della storia dell’arte, che va dall’arte classica agli impressionisti. Accardi dedica ampie porzioni del suo lavoro alla grande tradizione del Rinascimento italiano, enfatizzando le radici fondamentali della pratica artistica. Le sue composizioni generano paradossi temporali e logici attraverso la lente ironica del Pop Surrealism, facilitando incontri tra figure contemporanee e personaggi di diversi periodi storici o eroi dei fumetti. Questa amalgama creativa produce opere ricche di fascino, ironia e colore.