Il progetto è stato realizzato per disegnare uno specifico percorso narrativo nel cuore della Garbatella, attraverso i luoghi, le storie, le persone e le atmosfere considerati dai più “periferiche” e “nascoste”
Il quartiere Garbatella è un po’ un unicum nella geografia -già particolare di per sè- dei municipi e dei rioni romani: la dimensione individuale e quella comunitaria si intrecciano, anche grazie all’utopia urbanistica che è stata alla base della sua fondazione, la città giardino con le sue piazze, i suoi lotti e i suoi colori che dovevano favorire la socialità e la comunità.
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Partendo proprio da questa base e dalla vivacità culturale che contraddistingue il quartiere, il progetto Essere in comune ha voluto dare voce a storie e volti della comunità: ha raccontato, tramite diverse forme d’arte, le vicende più note e quelle più piccole, le storie di uomini e donne comuni che costituiscono e costruiscono la quotidianità del quartiere.
Lo ha fatto realizzando un laboratorio, guidato da professionisti esperti e nel quale i protagonisti sono stati i residenti della Garbatella, dagli adolescenti ai più grandi: partendo dalla narrazione orale è stata costruita una mappa emotiva, sensoriale, fisica ma anche storica, culturale, urbanistica, di sè stessi e della propria comunità. Ci sono stati incontri, interviste e riprese, infine il montaggio e la messa in scena del materiale raccolto: è stata quindi realizzata, alla fine del progetto, una mostra di materiale iconografico e audiovideo presso la Biblioteca moby Dick e l’ Archivio Flamigni.
Alll’interno dello stesso progetto è stato anche allestito un Laboratorio aperto di rigenerazione urbana attraverso le arti sceniche con gli allievi degli Istituti di Istruzione Superiore, basato su la scuola, la città, il teatro. L’evento finale di questo laboratorio si è poi svolto il 6 novembre al Teatro Garbatella.