Omaggiato anche dal MET, l’artista torna in Laguna dopo la 60° Biennale: dal 4 settembre “Icarus’ Dream” è a Palazzo Donà delle Rose

Cosa resterà di questi anni ’80…” si chiedeva Raf che li definiva “anni rampanti dei miti sorridenti da wind surf, anni allegri e depressi di follia e lucidità”: a rispondere a questa curiosità ci pensa Angelo Accardi con Icarus’ Dreamin mostra dal 4 settembre al 24 novembre 2024 nella splendida cornice lagunare di Palazzo Donà dalle Rose.

Icarus’ Dream: volare alto correndo il rischio di bruciarsi

La mostra, curata da Nino Florenzano, propone un affascinante viaggio nell’immaginario degli anni Ottanta, un’epoca in cui edonismo e materialismo si intrecciavano con icone cult della tv, dello sport, del cinema e della musica. 

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Accardi è tra i più apprezzati esponenti del Pop Surrealismo contemporaneo e la sua scultura Violetè stata scelta come cover  dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron del Metropolitan Museum di New York 2024. Omaggiato da uno dei più prestigiosi musei internazionali, torna a Venezia, dove ha preso parte nei mesi scorsi alla 60° Biennale, esplorando la tensione contemporanea tra libertà e controllo, attraverso un linguaggio visivo ricco e stratificato, che indaga la complessità della vita moderna.

Angelo Accardi, omaggiato dal MET, ripercorre gli anni ’80

Gli anni ‘80 hanno rappresentato un periodo storico di superamento delle ideologie e di affermazione del Made in Italy come simbolo di creatività e innovazione. Artisti e creativi come Gianni Versace, Giorgio Armani, Achille Bonito Oliva con la Transavanguardia, e Giorgio Moroder nella musica, hanno dato vita a una nuova era di espressione culturale segnata da un caleidoscopio di colori e riferimenti che restano riconoscibili ancora oggi.

La poetica dell’artista racconta di sogni, sognatori, libertà e gabbie, proponendo una riflessione profonda sull’anelito umano a “volare alto”, come nel mito di Icaro, e al tempo stesso offre l’opportunità di fare un tuffo nel passato per guardare al contemporaneo e alle tensioni del presente.

Il curatore Nino Florenzano spiega che “oggi viviamo in un mondo apparentemente perfetto, dove generazioni orfane di sogni e ideali vivono in un’autoreclusione dorata e appagante, ma priva della passione e dell’energia che caratterizzavano gli anni Ottanta”. In questo contesto, Icarus’ Dream – supportata dallo sponsor 1 Attimo in Forma da sempre dedicata allo sviluppo di arte e benessere – rappresenta un’autobiografia sentimentale e immaginifica dell’artista, un tributo a un periodo magico e controverso.

Foto di Gennaro Verdoliva via UFF Stampa