Un percorso appassionante che strizza anche l’occhio al mitico mondo dei videogames anni ’80.

La fisica e l’astrofisica non sono più parolacce per addetti ai lavori: oggi la sete di sapere è trasversale e interessa tutte le fasce d’età, dai bambini agli adulti. Ecco perché Macchine del tempo, la mostra dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Palazzo Esposizioni, dal 25 novembre 2023 al 24 marzo 2024, mette in campo divulgazione scientifica, gioco e cultura in un percorso espositivo che guarda al futuro strizzando l’occhio ai favolosi anni ‘80.

Lo scopo della mostra è far conoscere l’astrofisica e il ruolo che l’INAF ha avuto nelle più recenti scoperte: lo fa attraverso un percorso fatto di attraverso un percorso fatto di exhibit interattivi, foto di telescopi e satelliti, suoni coinvolgenti, videogiochi e molto altro.

Macchine del tempo, cosa sono?

Intorno all’immagine della macchina del tempo c’è una variegata mitologia che arriva da libri, cinema e serie tv: non vedremo esposta la Delorean di Ritorno al Futuro, ma una serie di strumenti dell’ingegno italiani frutto della ricerca condotta negli osservatori INAF, utilizzati dalle donne e dagli uomini che ogni giorno mettono impegno e passione per ampliare la nostra conoscenza del cosmo. Iniziando da Galileo, l’italiano che, posando l’occhio sul cannocchiale, utilizzò la prima “macchina del tempo”.

I telescopi, che gli astrofisici oggi costruiscono nei luoghi più lontani del pianeta, sono in grado di trasportarci in un remoto passato, all’origine dell’universo, all’indomani del Big Bang, quando le prime galassie e le stelle hanno preso forma, ma anche di immergerci nel nostro passato più recente, sviscerando la storia del nostro pianeta e del sistema solare attraverso la ricerca e l’osservazione di esopianeti, di mondi lontani che stanno nascendo o che già orbitano attorno ad altre stelle.

Il percorso della mostra

Il percorso espositivo si snoda su tre sale. Si parte da un’ambientazione familiare: un cielo stellato, con l’invito a ripetere l’esperienza che Galileo fece oltre 400 anni fa, puntando verso il firmamento un occhio potenziato, il cannocchiale. Da qui inizia un viaggio attraverso i pianeti del nostro vicinato cosmico, il Sistema Solare, ricreato sulla scala della città di Roma e riproposto in versione ludica con una vera e propria sala giochi in stile anni Ottanta.

Il viaggio prosegue tra pianeti, stelle, galassie e giganteschi ammassi di galassie, abbracciando le immense scale cosmiche che le macchine del tempo dell’astrofisica contemporanea cercano di afferrare, fino agli albori dell’Universo. Attraverso una combinazione di immagini iconiche, exhibit interattivi e tecnologie innovative come la realtà virtuale, chi visita la mostra verrà in contatto diretto con le sfide di una ricerca che, giorno dopo giorno, spinge sempre più avanti i limiti della nostra conoscenza.

I visitatori della mostra intraprenderanno un vero e proprio viaggio nel tempo il cui tema centrale è la luce che con la sua velocità non ci permette di vedere il presente bensì il passato. Grazie alla luce è possibile viaggiare nel tempo guardando il cielo: più distante osserviamo e più indietro nel tempo riusciamo a vedere. Un percorso che farà conoscere al pubblico il principale Ente di Ricerca italiano per lo studio dell’universo e che vuole giocare tra il vecchio e il nuovo, ma con contenuti che parlano di oggi e del futuro.

Macchine del tempo per famiglie, i laboratori

La mostra si rivolge a tutti, con particolare attenzione alle famiglie e alle scolaresche. Macchine del tempo offre, per le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le famiglie, una serie di laboratori didattici per esplorare e scoprire insieme le meraviglie del Cosmo. Tutte le attività didattiche e inclusive della mostra sono realizzate in collaborazione con OAE – Italia. Sono previste inoltre visite guidate ad hoc per le scuole secondarie di primo e secondo grado.

EVENTI

Durante i quattro mesi saranno previsti vari incontri scientifici di alto livello, con nomi importanti della Ricerca astrofisica e spaziale mondiale, ma anche aperitivi scientifici, incontri di Poetry Slam e dibattiti che vedranno come protagonisti intellettuali e politici attivi nel campo della cultura.

Sarà l’astronauta Roberto Vittori a inaugurare il programma di conferenze della mostra Macchine del Tempo, giovedì 30 novembre alle ore 18:30 con un talk dal titolo L’uomo che è stato tre volte nello Spazio.

Tra gli ospiti, mercoledì 6 dicembre alle ore 18:30, il Premio Nobel per la Fisica Michel Mayor, con una conferenza dal titolo Altre terre nell’Universo? La ricerca della vita nello Spazio. Giovedì 8 febbraio alle ore 18:30, ospiteremo Marica Branchesi, Gran Sasso Science Institute (GSSI), e Viviana Fafone, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con una conferenza dal titolo Otto anni di onde gravitazionali – l’astronomia multimessagera, da LIGO-VIRGO all’Einstein Telescope.

Da non perdere poi, domenica 11 febbraio alle ore 20:00, lo spettacolo di e con La Scienza Coatta, progetto di divulgazione scientifica, e Ludovica Di Donato, autrice e attrice, dal titolo STEMmano ponno esse donne o ponno esse scienziate, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza (iniziativa UNESCO). E tanto altro.

Macchine del tempo – INFORMAZIONI

Palazzo Esposizioni Roma
Roma, via Nazionale, 194
www.palazzoesposizioni.it  
Facebook: @PalazzoEsposizioni | Instagram: @palazzoesposizioni | Twitter: @Esposizioni

SITO WEB DELLA MOSTRA
macchinedeltempo.inaf.it

ORARI
Dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00, lunedì chiuso.
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.

BIGLIETTI
Intero € 12,50 – ridotto € 10,00 – ragazzi dai 7 ai 18 anni € 6,00.
Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni.
Il biglietto è valido per visitare anche le mostre Don McCullin a Roma e Boris Mikhailov: Ukrainian Diary.
Con un biglietto supplementare di € 1.00 è possibile visitare la mostra L’Avventura della moneta.
Primo mercoledì del mese ingresso gratuito per gli under 30 (dalle 14.00 a chiusura).

ACCESSIBILITÀ
Palazzo Esposizioni Roma è accessibile alle persone con ridotta capacità motoria o sensoriale da tre ingressi privi di barriere architettoniche.