Una dea che si eleva a invito a lottare per la giustizia, la trasparenza e il diritto a un futuro migliore: è comparsa sui muri dell’IIS Enzo Ferrari di Roma
Un’opera d’arte pubblica impressa sulle mura dell’IIS Enzo Ferrari di Roma, sede operativa dell’associazione daSud e del suo progetto educativo ÀP-Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti, che raffigura Sophia, simbolo di conoscenza e saggezza, che viene interpretata e rappresentata sotto forma di dea che si eleva a invito a lottare per la giustizia, la trasparenza e il diritto a un futuro migliore. A firmarla è l’artista di fama internazionale Ozmo, che questa mattina l’ha inaugurata negli spazi di Via Contardo Ferrini 83 a Cinecittà-Don Bosco, insieme alla scuola e all’associazione daSud.
«Il murale – ha dichiarato l’artista – aspira a riflettere la complessità e la profondità degli obiettivi sia della scuola sia di daSud, associazione nota per il suo impegno nel contrasto socio-culturale delle mafie e nella promozione dei diritti civili. Mi auspico possa lasciare un’impronta che sia di ispirazione a tutte le persone che varcano la soglia di entrata dell’edificio: non solo sul muro fisico ma anche nelle menti e nei cuori di tutti coloro che ne fanno parte».
Ozmo e Sophia, l’evento di inaugurazione
All’evento di inaugurazione, momento di festa per gli studenti, i docenti e tutto il vicinato della borgata Lamaro, sono intervenuti anche la preside dell’istituto Carla Deiana e il vicepresidente daSud Pasquale Grosso.
«Abbiamo sostenuto la realizzazione dell’opera di Ozmo che dà un nuovo volto alla scuola – ha spiegato la dirigente scolastica dell’IIS Enzo Ferrari Carla Deiana – L’opera per noi rappresenta il diritto a studiare, inteso non solo come diritto ad andare a scuola, ma come diritto a sognare e a realizzare ciò che si vuole diventare. È questo ciò che auspichiamo per i nostri studenti e le nostre studentesse».
«Anche a scuola – ha commentato il vicepresidente di daSud Pasquale Grosso – i muri parlano di antimafia. Siamo grati ad Ozmo e alla sua opera per aver saputo cogliere l’essenza del nostro impegno e l’importanza di un progetto educativo come quello della nostra ÀP-Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti dentro una scuola della periferia romana. Per noi di daSud, dopo quello a Collina della Pace, si tratta del secondo grande murale che con orgoglio consegniamo alla città di Roma: un simbolo di creatività antimafia, diritti e rigenerazione degli spazi urbani».
Si conclude così, con questo evento inaugurale, la nona edizione di Restart, il Festival delle creatività antimafia e dei diritti di daSud che nei giorni scorsi ha animato gli spazi di ÀP con talk, interviste, spettacoli e musica, nel segno di tre parole chiave: ascoltare, osservare, immaginare.
Sophia, l’opera: sviluppo, dinamismo, movimento infinito
L’opera è una fusione sinergica di elementi visivi e testuali. Sophia, raffigurata e rappresentata sotto forma di dea, appare velata e con un libro in mano. Il suo viso, austero ma dolce, è rivolto verso il libro, come se fosse immersa in una profonda riflessione o in un sogno. Una spirale arancione si dipana dal libro e in perfetta sintonia con la missione della scuola e dell’associazione vuole simboleggiare sviluppo, dinamismo, continuità ciclica, espansione energetica e il movimento infinito della vita.
L’opera è anche un omaggio alla città di Roma, una metropoli ricca di simbolismo e storia, che come la spirale, è in continua espansione e trasformazione.
Tra la spirale e il libro, una sfera perfetta emerge come elemento catalizzatore che unifica e potenzia i vari simboli e temi presenti nell’opera. Questa forma geometrica perfetta allude all’armonia e all’equilibrio, fungendo da ponte tra la saggezza infinita di Sophia e la dinamica spirale di crescita. In questo modo, la sfera non solo giustifica il peso formale e competitivo ma rappresenta l’ideale platonico di perfezione e universalità, sottolineando l’interconnessione tra conoscenza, crescita e unità.
Incorporata nell’opera è la citazione Ciascuno cresce solo se sognato di Danilo Dolci, che funge da ulteriore parametro definitorio, sottolineando l’essenza e le attività sia dell’Associazione daSud che dell’IIS Enzo Ferrari.
Con questo murale Ozmo attraverso il suo stile caratteristico e gli elementi simbolici che lo compongono auspica di lasciare un’impronta che sia di ispirazione a tutte le persone che varcano la soglia di entrata dell’edificio: non solo sul muro fisico ma anche nelle menti e nei cuori di tutti coloro che ne fanno parte.
È un invito a lottare per la giustizia, la trasparenza e a costruire un futuro migliore, in linea con gli obiettivi dell’Associazione daSud e dell’IIS Enzo Ferrari.
Chi è Ozmo
Gionata Gesi si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze e dai primi anni Novanta, dopo un esordio nel mondo del fumetto, si concentra sulla pittura e sul writing.
Nel 2001 l’artista si trasferisce a Milano, dove oltre all’attività in galleria, lavora nello spazio pubblico come Ozmo e insieme a un piccolo gruppo di amici, getterà le basi per quella che sarebbe diventata la Street Art italiana, di cui è uno degli indiscussi pionieri.
Una delle mostre più importanti è di Febbraio 2012 , quando Ozmo espone nei 300 metri quadri del foyer del Museo del 900 in piazza Duomo a Milano Il Pre-Giudizio Universale una rassegna dei suoi lavori installativi e di grandi dimensioni più importanti contestualizzati grazie ad un coinvolgente live painting visitato dal pubblico dell’importante museo, che veniva coinvolto giorno per giorno nel divenire in costante evoluzione dello spazio.
In questa occasione per la prima volta nella storia italiana, il museo acquisiva un’opera di street art nella sua importante collezione conosciuta in tutto il mondo.
In Novembre 2012 Ozmo realizza uno dei suoi più importanti interventi sulla terrazza del Museo di Arte Contemporanea MACRO di Roma con un wallpainting di 300 mq nel centro della capitale intitolato Voi Valete più di Molti Passeri!.
Il wallpainting è parte della collezione permanente del museo ed è oggi visibile dalla strada adiacente al museo. Nel 2014 la prestigiosa enciclopedia Treccani dedica una pagina personale all’artista.
Ozmo ha realizzato interventi di arte pubblica monumentale nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana all’estero: San Francisco, New York, Miami, Atlanta, Chicago, Londra, Berlino, Parigi, Shanghai, Chengdu, Mosca, San Paolo, Fortaleza, L’Avana,, Capo Verde, Lugano, Beirut, Gdansk, Tunisi, Milano, Roma, Ancona, Palermo, Bari, Torino.