Dopo la straordinaria edizione 2022 con Dardust, La Notte della Taranta sceglie Fiorella Mannoia come Maestra Concertatrice 2023, in programma il 26 agosto a Melpignano (LE). L’annuncio è arrivato in occasione della prima conferenza stampa della 26esima edizione del Concertone alla presenza delle più alte cariche istituzionali della regione. Obiettivo del 2023 è consegnare al pubblico un’opera culturale unica che sappia coniugare il passato al futuro attraverso lo sguardo delle donne.
La prossima Notte della Taranta sarà, infatti, focalizzata sulla narrazione al femminile per ripercorre il viaggio di emancipazione . Un percorso, dunque, dal tarantismo a oggi che tocca le rivendicazioni sindacali in tema di lavoro tanto quanto la ribellione per un destino imposto. Grande peso verrà dato ai testi popolari attraverso l’interpretazione profonda della Maestra Concertatrice, in dialogo con i 21 componenti dell’Orchestra Popolare e con gli ospiti.
La musica femminile nel Salento, del resto, ha testimoniato il ruolo determinante della donna nell’intera comunità. Tessitrici di relazioni sociali e custodi di sapienza millenaria, le salentine cantavano per necessità culturali. Conferire ritmo al duro lavoro di ogni giorno, cullare i neonati, celebrare i riti religiosi, sospirare per un amore non corrisposto e sconfiggere le paure. Un racconto scandito dal ritmo del tamburello con le pizziche ipnotiche della tradizione che abbraccia la contemporaneità delle percussioni.
Fiorella Mannoia: «La cultura unisce i popoli»
Tra le più grandi interpreti della canzone italiana, Fiorella Mannoia ha già partecipato alla Notte della Taranta come ospite speciale nel 2016. Dopo Carmen Consoli, Andrea Mirò e Madame, sarà la quarta Maestra Concertatrice nella storia della manifestazione. Ad affiancarla sul palco, il produttore musicale e percussionista Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra e arrangiatore Clemente Ferrari.
A Mannoia, dunque, l’impegno di porterà a Melpignano le storie delle donne protagoniste dei canti di lavoro, di protesta e d’amore della tradizione popolare salentina. “È un onore e un privilegio essere stata chiamata come Maestra Concertatrice”, spiega l’artista. “Mi piacerebbe fare una Notte della Taranta al femminile, sottolineare le storie di donne. Le donne della tradizione popolare sono cantate in canti apparentemente leggeri ma che nascondevano dietro le parole grandi significati. E sulle quali ci vorremo intrattenere, storie di lavoro, di abuso, di sfruttamento. Abbiamo il dovere di preservare questa storia, perché se non sappiamo da dove veniamo non sappiamo neanche dove andiamo”.
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“È la cultura che unisce i popoli, che ci fa riconoscere l’un l’altro, senza questo scambio culturale di cui si è nutrito il nostro Paese”, prosegue Mannoia. “Risentiamo dell’influenza araba, spagnola, greca. Noi siamo un meticciato, questo dobbiamo sottolineare, questo sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva, senza la quale non sarebbe Taranta. Penso che le percussioni siano l’anello che ha unito tutte le culture e allora speriamo di lavorare insieme a Carlo Di Francesco e Clemente Ferrari sotto questo profilo. Io sceglierò le canzoni che richiamano come protagoniste le donne, ma non solo, le sceglieremo insieme all’orchestra popolare, che ho conosciuto nel 2016 e ne ho constatato la bravura, la serietà e la competenza”.
“L’aspettativa è grande e noi ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio”, promette la Maestra Concertatrice. “Sono molto emozionata e gratificata da questo incarico, spero di essere all’altezza della situazione perché la Notte della Taranta è una cosa grande”. Rispondendo, poi, alle domande dei giornalisti ha aggiunto: “Noi stiamo facendo una ricerca sulle canzoni tradizionali che abbiano come tema le donne e le loro denunce sul mondo del lavoro, lavoravano dalla mattina alla sera, spesso venivano abusate, spesso si sentivano in gabbia”.
“C’è da lavorare e siamo impegnati nella ricerca. La Notte della Taranta è una notte di cultura perché al di là del divertimento, e al di là delle 200mila persone che abbiamo davanti, è una notte di riproposta, un grande privilegio”, conclude. “Mi rendo conto che sto per lavorare per una cosa importantissima per la Puglia e per l’Italia”.
La direzione artistica del Concertone è affidata dal 2021 all’Orchestra Popolare della Taranta eclettica testimone della rinascita culturale salentina che ha cambiato la storia della pizzica esportandola nel mondo. Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina. Istituto Diego Carpitella e Pugliapromozione.
Foto da Ufficio Stampa