Roma si prepara ad accogliere il nuovo anno con uno dei suoi rituali più antichi e spettacolari: il tuffo nel Tevere.
Puntuali come un orologio svizzero, romani e turisti si riuniscono oggi, 1° gennaio, alle 12 in punto a Ponte Cavour, per assistere a questo gesto simbolico che da decenni segna l’inizio di un nuovo anno.
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Le origini di questa tradizione risalgono agli anni ’40, quando un eccentrico personaggio, Rick de Sonay, decise di celebrare il suo compleanno tuffandosi nel Tevere. Da allora, il tuffo è diventato un appuntamento fisso, un rito che si tramanda di generazione in generazione. Il gesto di lanciarsi nelle gelide acque del fiume rappresenta un modo per liberarsi dalle preoccupazioni dell’anno passato e accogliere con rinnovato entusiasmo le sfide future.
Negli anni ’80, il testimone è passato a Maurizio Palmulli, in arte Mister Ok, che ha continuato a perpetuare questa tradizione con la stessa passione e determinazione del suo predecessore. Il tuffo di Mister Ok è diventato un vero e proprio evento. Il suo gesto, oltre ad essere un atto di coraggio, è anche un messaggio di speranza e di rinascita.
Il Tevere, fiume millenario che ha visto nascere e crescere Roma, è il palcoscenico ideale per questo rito ancestrale. Le sue acque, che hanno attraversato la storia della città, accolgono ogni anno i temerari tuffatori, diventando testimoni silenziosi di un gesto che unisce tradizione e modernità.