20 anni che siamo italiani con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada: ospiti ultima puntata
Sarà dura dire addio a una delle coppie televisive rivelazione di questo scorcio del 2019. Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio salutano il pubblico di Rai 1 con l’ultima delle 3 puntata di 20 anni che siamo italiani, lo show di cui sono stati ottimi padroni di casa. Insieme ai tanti ospiti, anche venerdì 13 dicembre in prima serata, continueranno a raccontare, anche attraverso la musica, come è cambiata l’Italia dall’inizio del nuovo secolo ad oggi.
Foto: Letizia D’Amato
20 anni che siamo italiani con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada: ospiti ultima puntata
Per la puntata finale di 20 anni che siamo italiani, l’attrice e il cantante accoglieranno grandi nomi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Sul palco arriveranno i giovani tenori de Il Volo, Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, che quest’anno festeggiano 10 anni di carriera.
Foto: Kikapress
20 anni che siamo italiani con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada: ospiti ultima puntata
Ancora musica con Nek, Niccolò Agliardi e due artisti cari a Gigi D’Alessio: la compagna Anna Tatangelo e l’amico Nino D’Angelo.
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A chiudere lo show anche il re del varietà, Pippo Baudo, che non poteva mancare nel racconto sui cambiamenti del nostro Paese.
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20 anni che siamo italiani con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada: ospiti ultima puntata
Si riderà, poi, con Alessandro Siani, Flavio Insinna e Giuseppe Zeno. Prevista anche un’incursione di Gigi Marzullo: si farà una domanda e si darà una risposta?
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20 anni che siamo italiani con Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada: ospiti ultima puntata
Sono passati un bel po’ di anni da quando Vanessa Incontrada ha lasciato Zelig. L’attrice ha condoto lo show comico sulle reti Mediaset per circa sei anni accanto a Claudio Bisio. Poi, dopo essere diventata madre qualcosa è cambiato e ha deciso di abbandonare. In più interviste, tempo fa, ne ha spiegato le ragioni. Un addio che le ha fatto male ma che sentiva fosse necessario.
Un ambiente, quello di Zelig, in cui lavoravano tantissimi uomini e poche donne e che si è rivelato “maschile e maschilista” disse all’epoca a Vanity Fair. Ed è proprio dalle lavoratrici al programma che è rimasta delusa.
“A parte tre o quattro di loro, tra cui la sarta e la mia vocal coach, non hanno mostrato alcuna solidarietà nei miei confronti quando sono diventata mamma. Già durante la gravidanza, mentre tutti mi attaccavano per il peso, non una che mi abbia detto: mi spiace. E poi, quando è nato Isal, le cose sono persino peggiorate” raccontò con amarezza.
Non solo. Il teatro dove si registrava era a 400 chilometri da casa sua: “Tutte le settimane da Follonica a Milano, 400 chilometri di andata e 400 di ritorno. A Zelig mi dicevano: “Se è troppo lontano, rimani qui”. Ma che cosa vuol dire rimani qui se ho il bambino là? Avete dei figli, voi? Allora il mio atteggiamento nei loro confronti è diventato di indifferenza. Ma il dolore è rimasto e me lo porterò sempre dentro” ha concluso con amarezza.
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