Vasco: "Un titolo provocatorio"

“Un titolo provocatorio, chiaramente non amato dai discografici (però per fortuna che i discografici ancora non si preoccupavano molto di quello che facevo). – scrive Vasco a proposito di questo album – Era il periodo delle canzoni dei cantautori, molti facevano dell’impegno politico lo scopo di vita, io invece non ero molto convinto. Le canzoni le scrivevo per divertirmi. E questa era un po’ la mia ironica presa in giro di quel tipo di cantautorato lì. Secondo me la provocazione artistica tiene sveglie le coscienze, ed è utile, fondamentale (anche per tenere sveglia la mia di coscienza che a volte si addormenta). Non prendiamoci troppo sul serio… si può pensare che una canzone è un capolavoro di perfezione, ma non si può mai pensare che chi l’ha scritta sia perfetto come la canzone, questo è il concetto. Lo dico sempre ma la gente comunque tende molto a confondere, ad amare anche molto quando sente una canzone che commuove, e viene colpita, chiaro che ama anche quello che l’ha scritta… anche se non se lo merita”.