Addio Ermanno Olmi
E’ morto Ermanno Olmi.
Il regista, scomparso ad Asiago, aveva 86 anni. Nato a Bergamo e trasferitosi da giovanissimo a Treviglio (dove è di fatto cresciuto), si è poi trasferito a Milano per studiare recitazione e sin da subito ha mostrato un’innata passione per la regia, cimentandosi – tra il 1953 e il 1961 – con una serie di documentari.
Il debutto su grande schermo
Il debutto sul grande schermo risale al 1959 con Il tempo si è fermato, che contiene in sé già il nucleo di quello che sarà il marchio di fabbrica del regista: il racconto di storie giovani e semplici, spesso legate alla natura e alle origini rurali dei protagonisti.
Il successo con L'albero degli zoccoli
Il suo capolavoro assoluto resta L’albero degli zoccoli (1978), con cui Olmi vince la Palma d’oro a Cannes e il Premio César per il Miglior Film straniero. Dopo essersi assentato dalle scene a causa della sindrome di Guillain-Barré (malattia che causa la paralisi degli arti), Olmi è tornato dietro la macchina da presa nel 1987 con Lunga vita alla signora!.
Gli ultimi lavori
Da lì il regista si è dedicato a nuove pellicole (con una breve incursione in tv con Genesi: La creazione e il diluvio) e nel 2008 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.