Alessia Marcuzzi e l'aiuto alla Siria: assurde critiche per il gesto di beneficienza
Alessia Marcuzzi prepara insieme a Mia la scatola da inviare al campo di rifugiati della Siria:
il gesto di beneficienza non viene apprezzato da tutti. Scattano le critiche su Instagram
Alessia Marcuzzi per il World Food Programme
Alessia Marcuzzi ha abbracciato la causa del WFP (World Food Programm) per aiutare le famiglie meno fortunate in Siria. Con l’hashtag #UnNataleBellissimo, infatti, ha postato su Instagram un video dov’è intenta insieme alla figlia Mia a confezionare un pacco con provviste alimentari che – spiega sotto lo scatto – servirà a sfamare una famiglia per un mese.
Alessia Marcuzzi per il World Food Programme
“So che 75 euro sono tanti soldi – ammette Alessia – e non chiedo a chi non puo’ permetterselo di affrontare una spesa cosi’….ma lo chiedo agli altri, a quelli che magari sono indecisi sul regalo di natale…se ci si organizza con altre famiglie di amici, e ognuno dei componenti mette una piccola quota, aiuterete una famiglia intera a sopravvivere”.
World Food Programme
Il gesto di beneficenza a favore dei rifugiati siriani, tuttavia, non è stato accolto con quell’entusiasmo e solidarietà che ha richiesto la bella conduttrice. In men che non si dica sono montate assurde polemiche sul suo profilo Instagram da parte di persone che hanno accusato la Pinella di non pensare agli italiani.
Critiche per Alessia Marcuzzi e il gesto di beneficenza
Beatrice riflette: “Reputo che prima di aiutare gli altri paesi bisognerebbe aiutare i propri concittadini…ci sono tantissimi italiani che per natale non sanno dove andare, non vedono un piatto caldo da giorni quindi a mio parere prima si aiuta il proprio paese poi gli altri…”
Critiche per Alessia Marcuzzi e il gesto di beneficenza
“Sapete perché non condivido queste cose? Ha scritto Rici – Perché avessi visto fare un pacco per Norcia, per L’Aquila, per le famiglie di Rigopiano, per le famiglie disagiate di Scampia, dello Zen a Palermo e di tante realtà in difficoltà che ci stanno sotto casa. Sicuramente fa più “fico” aiutare i siriani e vedo il tutto molto strumentalizzato…”