Rivoluzione e libero arbitrio

“Parlo di rivoluzione – rivela infatti Andrea ai nostri microfoni – perché penso che ci sia bisogno di qualcosa che dia una bella sberla in faccia alla gente per farla svegliare. Le persone hanno perso la voglia di entrare nelle questioni, hanno perso il libero arbitrio. Accettano tutto, forse per colpa di una generale perdita della fede e della speranza. La speranza del cambiamento, intendo. Nessuno crede che possa cambiare qualcosa, quindi si accetta tutto. Ci hanno fottuto con la bella parola. Questo disco che non ha la pretesa di essere manifesto di un movimento, è solo il parere di un cantante di blues, ma è venuto fuori da solo”.